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Chiavazza, il Cucu va in pensione dopo 40 anni

Con la consueta ironia, il Cucu Franco Caucino, annuncia la decisione di “appendere la maschera al chiodo” dopo 40 anni

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«Purtroppo è vero, mi mandano in pensione. C’è un ragazzo che ha tentato in tutti i modi di farmi le scarpe e alla fine c’è riuscito».

Così, con la consueta ironia, il Cucu, alias Franco Caucino, annuncia la decisione di “appendere la maschera al chiodo” dopo ben quarant’anni di onorato servizio.

Continuerà a dare una mano, come sempre, al Comitato del Carnevale di Chiavazza, ma a breve non sarà più lui a vestire i panni del mitico Cucu.

Cucu in pensione: “Quest’anno ho compiuto 80 anni, neh…”

«Quest’anno ne ho compiuti 80, neh… – spiega, facendosi più serio -. Non mi dispiacerebbe arrivare a 160, ma la verità è che anch’io sento il tempo che passa e devo fare i conti con i problemi di salute tipici dell’età che avanza. Se fai il Cucu, devi farlo bene, girare per gli altri carnevali, avere un sacco di energia. Da un paio d’anni inizio a faticare un po’, diciamo che ho dato, è giusto far spazio a nuove leve».

Il nuovo Cucu sarà Marco Minetto

Nel caso specifico, c’è anche già il nome del successore. Si tratta del chiavazzese Marco Minetto, 35enne dalla battuta sempre in canna, di professione florovivaista (nella foto insieme a Caucino).

Il passaggio di consegne sarà graduale, come chiarisce lo stesso Caucino: «Nelle scorse settimane ci ha già dato una mano con la festa di San Quirico. Ora studieremo qualcosa per il prossimo Carnevale e per lo spettacolo. Probabilmente lo faremo insieme, magari ci inventeremo qualche gag giocando sul fatto che voglia rubarmi il posto. Poi toccherà a lui».

Curiosamente, in un certo senso, si tratta di un ritorno alle origini. Caucino, infatti, nonostante i quarant’anni di attività, non è stato il primo Cucu. Prima di lui, subentrato nel 1983, per un paio d’anni a indossare i panni della maschera chiavazzese fu l’assicuratore Luigi Pella, succeduto al primissimo Cucu: Amilcare Griva. Il caso ha voluto che Minetto sia un parente alla lontana proprio di Griva.
«Sua mamma – conferma Caucino – era la nipote dell’Amilcare. Sarà un po’ come tornare alle origini».

Caucino sul suo erede: “E’ una mitraglia, quando parte a parlare non lo fermi più… Gli consiglierò di continuare a sfottere i politici, ma sempre con il sorriso”

Caucino non ha alcun dubbio sulle capacità del suo successore: «Ragazzi, non avete idea, quando parte non riesci a parlargli, è una mitraglia – dice ridendo -. I consigli che gli darò? Due soltanto: segnarsi tutto quel che succede durante l’anno e ricordarsi di prendere per i fondelli i politici, ma sempre con il sorriso sulle labbra».

tutancucuIn questi quarant’anni Caucino ne ha presi in giro parecchi in effetti: «Eppure non ce n’è uno che parli male di me. Sai perché? Proprio perché tutto quel dico lo dico sempre con il sorriso, senza essere “arrabbiato”. Puoi dire tutto, quel che conta è il modo. E’ quello che non deve essere offensivo. L’ultima volta ad esempio ho preso in giro Corradino durante lo spettacolo: “Quest’anno il sindaco non ha fatto casini! Par forsa, fé pì gnente”. E ci siamo messi a ridere entrambi».

Lo spettacolo era Tutancucu, ma in quattro decenni Caucino è stato il mattatore di decine di show, come il Cucu a Roma e il Cucu in paradiso, solo per citarne alcuni. Appuntamenti sempre molto apprezzati, la cui realizzazione è curata ogni anno da tanti chiavazzesi che lavorano dietro e davanti le quinte.

Quarant’anni di carnevali, spettacoli e di ricordi. Quella volta che arrivo sul palco con la carrucola…

Un entusiasmo che ogni tanto va perfino frenato: «Una volta mi hanno fatto arrivare sul palco con una carrucola – ricorda ancora ridendo Caucino -. Gaggino voleva addirittura farmici arrivare dalla galleria, gli ho detto ‘ma ti te mat!’. A un certo punto poi la carrucola si è bloccata: son rimasto appeso per aria come un badola, sono dovuti venire a farmi scendere con il trabatello».
Sono tanti gli aneddoti che Caucino potrebbe raccontare. E non è da escludere che prima o poi lo faccia, magari scrivendo un libro: «In effetti il progetto c’è, prima o poi lo finirò».

Nel frattempo continuerà a dare il proprio contributo al Comitato del Carnevale, come sempre.

Minetto per adesso non si esprime: “Io il Cucu? Per adesso mi sento più un pulcino… Poi mi tocca pure dargli la liquidazione”

Per quanto riguarda il suo successore, Marco Minetto, contattato telefonicamente ha preferito non esprimersi: «Io il Cucu? Per adesso mi sento più un pulcino. Qualunque cosa abbia detto il Franco va bene, io non so nulla, meglio che non parli. Anche perché l’ultima volta mi ha fatto capire che se mai gli fregassi il posto, dovrei dargli la liquidazione e pagargli pure la pensione con quota 100. Capisce? La situazione è parecchio delicata…».

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