Attualità
Chiara Serpieri è il nuovo dirigente dell’Asl di Biella
BIELLA L’Azienda sanitaria Biellese avrà un nuovo dirigente. Si tratta di Chiara Serpieri, direttore generale dell’Asl Vercellese, che prende così il posto del commissario Diego Poggio. A darne notizia è il sito di informazione on-line “lospiffero” da sempre molto informato sulla vita amministrativa regionale.
«Nella giunta dell’altro giorno si è trovata anche la quadratura del cerchio sulla assai più complicata questione dell’attuale direttore generale dell’Asl Vercelli, Chiara Serpieri. La manager la cui testa è stata ripetutamente chiesta dal parlamentare leghista e sindaco di Borgosesia Paolo Tiramani e la cui gestione dell’azienda è stata bocciata dalla maggioranza dei sindaci continuerà a svolgere il suo ruolo, ma al vertice dell’Asl Biella, occupando il posto attualmente affidato al commissario Diego Poggio. Il “trasferimento” concordato di Serpieri che guiderà l’azienda biellese per i prossimi mesi fino alla scadenza in primavera del mandato di tutti gli attuali direttori sarà formalizzato nella prossima giunta quando sarà nominato commissario a Vercelli l’attuale direttore sanitario Gianfranco Zulian, altra figura molto gradita alla Lega e dallo scorso luglio direttore sanitario».
Il trasferimento della manager da Vercelli a Biella non è stato affatto semplice: «Raccontata così in poche righe, la conclusione della vicenda Serpieri può apparire semplice, invece non lo è stata affatto. La sintesi, arrivata con una mediazione politica del presidente Alberto Cirio e del segretario piemontese del Carroccio Riccardo Molinari, è stata preceduta da un volare di compassi, righelli e matite a un centimetro dagli occhi. Ore frenetiche e convulse quelle che per tutta la giornata di ieri e fino a tarda sera, nel (poi mica tanto) nascosto intreccio di telefonate e messaggi hanno visto salire la temperatura a livello di guardia sia all’interno del partito di maggioranza, sia nelle stanze dei bottoni di corso Regina Margherita, quartier generale dell’assessorato alla Sanità».
Poi la conclusione: «Finalmente, si fa per dire, dopo un mezzogiorno di fuoco arriva la quadratura con l’incarico “in continuità” per la Serpieri a Biella, blindato da ogni possibile strascico dal fatto che la manager aveva inserito quell’azienda nella rosa delle tre preferite all’atto del colloquio che aveva preceduto l’assegnazione a Vercelli».
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