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“CER io”, presentata la prima Comunità Energetica Rinnovabile di Zona di Mercato

Alla presenza del ministro Gilberto Pichetto

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La crisi climatica e le sfide legate alla transizione energetica hanno portato alla necessità di ripensare radicalmente il modello di produzione e consumo energetico. In questo contesto, le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) stanno emergendo come una soluzione innovativa e sostenibile, non solo per affrontare la crescente necessità di una transizione energetica diffusa, ma anche per promuovere modelli economici, più partecipativi e decentralizzati.

“CER io”, presentata la prima Comunità Energetica Rinnovabile di Zona di Mercato

Il Biellese, con il suo forte legame storico con l’energia e la produzione industriale, grazie ad Ener.bit, alla Provincia di Biella e a numerosi sostenitori e partner, ha intrapreso la via del virtuosismo, per diventare protagonista di questa trasformazione. L’obiettivo, perpetrato da circa tre anni, mira ad un polo di riferimento, pioniere dell’autonomia energetica e della sostenibilità ambientale. Lo sviluppo della CER di Zona di Mercato ha rappresentato un importante passo avanti in questa direzione, dimostrando come le comunità locali, in sinergia con le istituzioni pubbliche, i cittadini ed il settore privato, possano guidare il cambiamento verso un futuro energetico più resiliente e condiviso.

“CER io”, la presentazione

La presentazione della “CER io, energia condivisa”, mercoledì 2 ottobre presso l’Auditorium Maurizio Sella di Sella Lab, è stata un ulteriore passo verso l’inclusione sociale, grazie all’attiva partecipazione della Croce Rossa Italiana – Comitato di Biella. La CER biellese, infatti, sostenuta da player chiave sul panorama nazionale, come il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), l’Energy Center del Politecnico di Torino e numerosi altri enti, si distingue per la sua visione lungimirante e inclusiva. L’iniziativa non solo offre grandi opportunità al territorio, ma diffonde un modello replicabile su tutte le realtà italiane, in linea con la normativa vigente e in costante sviluppo.  CER io, integra e sviluppa sinergie fra il settore pubblico e quello privato, integrandosi con il tessuto produttivo locale, coinvolgendo concretamente la comunità locale e promuovendo la sostenibilità, non solo ambientale, ma anche economica e sociale.

Le parole del ministro Pichetto

In particolare, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, intervenuto in collegamento, ha affermato: “Stiamo affrontando una grande sfida: ribaltare il rapporto tra fonti energetiche di origini fossili e rinnovabili e incrementare notevolmente la produzione. Non è solo una questione locale, ma globale. L’Italia, uno dei paesi più dipendenti dal fossile, ha già fatto passi avanti, sostituendo il gas russo con altre fonti, ma questo è solo l’inizio. Dobbiamo integrare nuove tecnologie e non ci fermeremo qui. L’obiettivo è rendere il nostro paese più autonomo e preparato per il futuro”.

L’intervento di Franco Coppa

Fra i relatori, Franco Coppa, responsabile Area Energia Unione Industriale Biellese, ha sottolineato il gap di competitività delle imprese dettato dai differenti prezzi dell’ energia e le sfide che l’energia rappresenta per le imprese: “Un’azienda italiana mediamente nel 2023 ha pagato l’energia il 20-30% in più rispetto ad un suo concorrente straniero. Il costo dell’ energia incide anche sul potenziale di sviluppo di Industria 5.0. L’aumento dell’uso di intelligenza artificiale e big data in Italia avrà un impatto significativo sui consumi elettrici entro il 2030. Secondo le stime, il consumo elettrico complessivo in Italia potrebbe aumentare fino a 15% in più rispetto ai livelli attuali. Il gap del costo energetico, quindi di competitività per le aziende, dipende in buona parte dalla fonte programmabile di produzione di energia elettrica. L’Italia deve quindi puntare con decisione sulla produzione da fonti rinnovabili delle quali, certamente, le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) sono un driver importante, e su fonti di produzione programmabili a bassa emissione di carbonio: il nucleare, in questo senso, è una fonte indispensabile per il percorso di transizione energetica”.

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