Attualità
Centri a supporto degli alunni/e con fragilità cognitiva, uno sarà realizzato a Biella
L’annuncio dell’assessore Chiara Caucino
L’intervento della Regione Piemonte consentirà alla Consulta per le persone in difficoltà di ampliare per l’anno scolastico 2023-24 la rete dei Centri specializzati nel supporto ad alunne e alunni dai 6 ai 10 anni con fragilità cognitiva: a quello già operativo a Torino grazie a Enel Cuore Onlus si aggiungeranno le nuove sedi di Biella, Alessandria, Savigliano e Novara, in collaborazione con i dipartimenti di Neuropsichiatria infantile delle rispettive Asl.
Il progetto si basa su dati scientifici secondo i quali il “funzionamento intellettivo limite” si manifesta nel 2,5-7% dei bambini e delle bambine, con una proporzione che varia a seconda dell’età e delle condizioni sociali. Si tratta quindi di migliaia di alunni e alunne (oltre 2.300 solo nel Torinese) che per legge non hanno diritto all’insegnante di sostegno in quanto non esiste una specifica normativa che identifichi la loro condizione come invece accade per la disabilità.
Nel corso della presentazione svoltasi nella Sala Trasparenza del Palazzo della Regione, il presidente Alberto Cirio ha sostenuto che “questa iniziativa significa riuscire a vedere nella nostra società bambini che di fatto non hanno problematiche così evidenti ma che hanno bisogno di essere aiutati per far sì che non rimangano in una situazione di vuoto”.
L’assessore regionale alla Famiglia con delega ai Bambini Chiara Caucino ha evidenziato che “si tratta di un progetto innovativo sul quale abbiamo lavorato anni e che rende il Piemonte all’avanguardia nel sostegno ai minori più fragili, perchè andiamo ad occuparci di un’importante fetta di studenti che prima venivano totalmente ignorati, creando una ‘zona grigia’ dove protagonista era il disagio. Si potranno così aiutare le famiglie ed evitare la dispersione scolastica, le devianze comportamentali e gli episodi di autolesionismo con progetti didattici personalizzati che ci porteranno a salvare tanti destini, perché spesso il fallimento scolastico porta a isolamento”.
Come spiegato da Francesca Bisacco, presidente della Consulta per le persone in difficoltà, “i Centri puntano ad offrire un sostegno specialistico per migliorare le possibilità di inserimento e di successo scolastico, prevenendo un futuro abbandono, mediante strumenti e metodologie innovative, utili anche alla famiglia e alla comunità educante che ruota attorno a loro”.
Il contributo della Regione consentirà alle famiglie con figli che hanno diagnosi di Funzionamento Intellettivo Limite di rivolgersi ai Centri e ottenere gratuitamente una valutazione della situazione e la presa in carico.
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