Attualità
“Ce la metterò tutta per tornare a giocare a rugby”
Vittima di un incidente, ora rischia la carriera. Lorenzo Michelini, giovane rugbista di Sandigliano, però vuole tornare a in campo
BIELLA – E’ stato vittima di un incidente d’auto e ora rischia la carriera. Lorenzo Michelini, giovane rugbista di Sandigliano però vuole tornare a prendere in mano la palla ovale e inseguire il suo sogno.
Il 2 agosto avrebbe dovuto iniziare la preparazione insieme ai compagni di squadra della Transvecta Calvisano, società che vanta sette scudetti nel rugby, per presentarsi in forma per l’avvio del Top 10 (la serie A della palla ovale).
E invece il giovane nato nel 2000 a Borgosesia e che da qualche anno vive con la famiglia a Sandigliano, ha dovuto dare forfait: «Il 15 luglio – racconta – ero in giro in moto per fare delle commissioni e a Vigliano, in un incrocio, una macchina mi ha centrato in pieno. Io ero praticamente fermo ma l’impatto è stato molto violento, tanto che il paraurti dell’auto mi ha spinto il piede dentro la pedaliera. Ho già subito due interventi chirurgici e dovrò farne un terzo. Solo allora saranno in grado di dirmi se potrò tornare in campo».
Intanto a Calvisano si sono messi il cuore in pace, dando per scontato che la sua assenza si protrarrà per tutta la stagione. Una vera disdetta, perché dopo le ottime prove con le Nazionali giovanili e il lungo stop provocato dal lockdown, quest’anno avrebbe potuto essere quello della consacrazione definitiva per Michelini: «Ci speravo davvero – riprende – ma questo incidente ha mandato tutto in fumo. Ovviamente, al di là del problema fisico, non l’ho presa bene, ho iniziato tardi a giocare a rugby ma mi sono innamorato di questo sport e da quando sono stato ingaggiato da una società gloriosa come Calvisano mi sembrava di vivere un sogno. Per questo ce la metterò tutta per tornare in campo, anche a costo di giocare con una gamba sola».
Michelini, di soprannome “Skipper”, pesa 111 chili ed è alto 1.83, come riportano le statistiche sul sito della società bresciana. Le sue prime esperienze nel mondo della palla ovale le ha fatte nel Biella Rugby, poi ha frequentato l’Accademia Zonale di Torino prima e di Milano poi. Dopo le convocazioni con le Nazionali Under 17 e Under 18 ha giocato nell’Accademia Francescato a Remedello per un anno, per poi arrivare a Calvisano nel 2019, anno in cui ha perfino segnato una meta in Challenge Cup contro il club francese Section Paloise. Con la maglia dell’Italia ha disputato l Sei Nazioni e i Mondiali giovanili in Argentina.
«Quella che stavo vivendo con Calvisano era un’esperienza super, non solo a livello sportivo, ma anche di vita. Ultimamente avevo cambiato anche ruolo, tra pilone e tallonatore e mi sentivo pronto a fare l’ultimo salto. E invece eccomi qui, tra visite e fisioterapia».
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