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Cari sindaci, non lasciatevi depredare dei boschi

Pausa caffè, la rubrica di Giorgio Pezzana

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Tra le tante nefandezze che imperversano in questi ultimissimi anni nel Biellese, da qualche tempo si sta facendo largo con prepotenza ed invadenza il taglio indiscriminato degli alberi.

Ne ha parlato solo pochissimi giorni or sono, proprio su queste pagine, l’ambientalista Daniele Gamba che avendo la fama, come tutti gli ambientalisti, di inguaribile rompiscatole, avrà suscitato solo qualche sbuffo e qualche alzata di spalle.

La verità è che da quando sono stati autorizzati con leggi ad hoc abbattimenti di alberi per scopo commerciale, abbiamo assistito e stiamo assistendo ad uno scempio progressivo di aree boschive, ma anche a potature estreme nelle aree urbane.

Naturalmente le normative, come quasi sempre avviene, sono complici del business, qualunque esso sia, sottomettendosi alle solite pressioni di chi da queste operazioni ricava utili che si spera siano sempre leciti. La speranza in questo caso, invoca certezze poiché, se è vero che queste operazioni di abbattimento dovrebbero essere regolamentate prima e controllate poi, è altrettanto vero che l’abolizione del Corpo Forestale (una delle tante meraviglie del Governo Renzi) per far confluire questa forza con quella dell’Arma dei Carabinieri, ha in realtà indebolito le potenzialità di sorveglianza delle aree boschive (come rivelano anche i devastanti incendi, pressoché tutti dolosi, di questa stagione estiva).

Uno dei patrimoni indiscussi del territorio biellese è rappresentato dalla vegetazione, sia per le sue caratteristiche paesaggistiche, sia per la tipologia degli arbusti. Chi abbatte alberi nei boschi delle nostre vallate (e non solo nelle nostre), lo fa al riparo di normative statali e regionali, lo fa per scopi prettamente commerciali, lo fa, si spera, nel rispetto di articolate ed arruffate leggi. Sbagliate o, quanto meno, male interpretate.

Signori sindaci, vigilate su quanto sta accadendo. Impedite, laddove potete farlo, questo scempio. Pretendete che nuovi alberelli vengano riposizionati al posto degli alberi abbattuti. Sarete voi a dover rispondere alle prossime consultazioni elettorali di questo impoverimento progressivo del territorio. Non lasciate che tutto si riduca sempre e comunque ad un calcolo degli utili.

Giorgio Pezzana

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