Attualità
Candelo, minoranza all’attacco sulle rette della casa di riposo
Intervento del consigliere Elettra Veronese.
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Candelo, minoranza all’attacco sulle rette della casa di riposo
Candelo, minoranza all’attacco sulle rette della casa di riposo
La casa di riposo del paese è centro dell’attenzione tra i banchi del gruppo di minoranza “Candelo per tutti” guidato da Elettra Veronese.
«Lo stato di crisi della Rsa di Candelo – si lege tra le righe di un comunicato stampa inviato ai giornali locali -, richiama alla mente la domanda che già nel 2019 avevamo posto all’amministrazione comunale: “Il processo di privatizzazione che cosa porta?”. La risposta, purtroppo dimostrata dai fatti, è che ne è conseguito soltanto un peggioramento della qualità del servizio ed un aumento delle rette”.
Le motivazioni
“Da un lato difatti il malcontento del personale che si trova a percepire meno di quanto merita e di quanto previsto a livello nazionale si riverbera sulla qualità del servizio, quindi sulla cura quotidiana agli anziani, e dall’altro, in mancanza dell’azione calmierante dell’ente pubblico, i costi sono diventati assai elevati. Si consideri che la retta per ricoveri di media intensità da gennaio 2025 subisce un nuovo aumento di € circa 50 euro, avvicinandosi sempre più alla soglia di € 3mila euro mensili con un aumento nei quattro anni di privatizzazione di circa € 300 euro, altro che “privato è bello”! Possiamo dire che il processo di definitiva perdita di un’eccellenza, quella che era fino al 2019 la nostra casa di riposo, che garantiva prezzi accessibili e qualità del servizio elevata, è ormai giunto al termine. La società, sul cui stato di salute si continua ad avere riserve (e dovrebbe essere approfondito con accesso ai bilanci e alle note integrative), ha scelto di non applicare il contratto Uneba”.
Quali dinamiche?
Questa decisione obbedisce alle dinamiche lucrative proprie del settore privato, ma il fatto di non applicarlo più nemmeno al personale presente nel 2019, ovvero all’epoca della transizione da pubblico privato, violando un accordo con il Comune, lascia intendere che l’attuale amministrazione comunale non abbia la forza politica per intervenire a tutela degli utenti e del personale. Queste sono le principali riflessioni da far proprie se si vuole programmare un intervento che migliori la situazione».
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