Attualità
Bloccato a letto per il dolore, ma almeno sono vivo. Ringrazio tutte le persone che mi hanno soccorso
«Sono tutto dolorante, ho male al petto e sono e pieno di lividi un po’ ovunque. Ancora non sto bene, ci vorrà del tempo, ma sarebbe potuta andare molto peggio».
Prova a guardare il bicchiere mezzo pieno Domenico V., lo sfortunato protagonista – suo malgrado – del pauroso incidente stradale avvenuto la sera di martedì 4 febbraio sera Biella e Candelo.
Dopo una notte in osservazione al pronto soccorso dell’ospedale “Degli Infermi”, è stato dimesso. Ora è costretto a letto a causa dei dolori al petto e al collo, che gli provocano sofferenza quando si muove. Ma se la caverà senza conseguenze gravi. Una fortuna se si pensa alle condizioni della sua Audi, andata distrutta nell’impatto. Probabilmente la cintura di sicurezza allacciata lo ha salvato da danni e ferite ben peggiori.
Lo schianto è avvenuto pochi minuti dopo le 19 in via Biella.
«Stavo tornando a casa – racconta il 29enne -, all’improvviso ho visto questa macchina davanti a me, sulla mia corsia, e non ho potuto fare nulla per evitarla».
Lo scontro frontale è stato violentissimo, ma il ragazzo è sempre rimasto cosciente. Oggi ci tiene a ringraziare chi gli è stato accanto in quei drammatici momenti.
«Non riuscivo nemmeno ad aprire la portiera – ricorda -. Per fortuna si sono fermati alcuni automobilisti che mi hanno aiutato a uscire dal finestrino, mentre aspettavamo l’ambulanza. Devo ringraziare queste persone, mi hanno soccorso e sono state tutte molto gentili. Un signore ha visto che continuavo a tremare per il freddo e per lo spavento e mi ha coperto con la sua giacca, altri mi hanno aiutato a tamponare il sangue che usciva dalle ferite».
Chi non ha dato il proprio aiuto, invece, è il conducente dell’altra vettura, una Porsche Macan. L’imprenditore cinquantenne si è allontanato subito dopo lo scontro, forse in stato di choc, abbandonando lì la vettura e il ferito. Soltanto il giorno successivo si è presentato in questura per assumersi le proprie responsabilità. Ora rischia la denuncia per omissione di soccorso. A soccorrere il 29enne in compenso, oltre ai passanti, ci hanno pensato i vigili del fuoco, i sanitari del 118 e la polizia stradale. Come detto, lui se la caverà, altrettanto non si può dire per la sua auto, praticamente da buttare: «E’ un peccato, l’avevo appena comprata, era il frutto di tanti sacrifici… Ma sono comunque contento di poter essere qui a raccontarlo. Spero di stare di nuovo bene il prima possibile».
red.cr.
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