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Bloccati in Messico da marzo primo volo per l’Italia il 18 giugno

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E’ destinata a protrarsi ancora per numerose settimane l’odissea di una coppia biellese bloccata dal mese di marzo in Messico a causa del coronavirus. Con il traffico aereo fermo in tutto il pianeta, Dino Pegoraro e la moglie Nerina Ferraro hanno il primo volo utile per rientrare in Italia fissato solamente per il prossimo 18 giugno. A meno di spendere cifre assolutamente folli e insostenibili per persone normali, al momento non vi è altra soluzione. Nella speranza, ovviamente, che la situazione mondiale non precipiti ulteriormente.
«Nel disastro che stiamo vivendo – afferma Dino Pegoraro – dobbiamo riconoscere di essere stati anche fortunati. Poche ore prima del blocco totale dovevamo partire per il Canada ma all’ultimo momento il volo è stato annullato. Stare in albergo in Canada per un periodo così lungo sarebbe stato economicamente insostenibile, qui in Messico invece tra hotel, certamente un buon hotel, e ristorante ce la caviamo con circa 70 dollari al giorno».
Ambedue pensionati, la coppia era partita dall’Italia l’8 gennaio scorso per un lungo viaggio attraverso le Americhe insieme agli altri amici dai quali, come da programma, si erano poi separati dopo alcune settimane. Come detto, alla vigilia del loro rientro a Biella, la coppia è rimasta bloccata a Cancun, dove si trova tuttora.
«In tutta la regione – continua Dino Pegoraro – gli italiani in attesa di poter rientrare in Patria sono circa 350. La situazione è tranquilla anche perchè qui le regole sono rigidissime. Gli agenti della polizia messicana ci hanno fotografato con i loro cellulari, siamo tutti così schedati e se vai in giro, se violi la quarantena senza alcun valido motivo finisci in galera senza tante storie. Anche da un punto di vista di ordine pubblico non ci sono particolari problemi».
Ovviamente la coppia rimane in contatto con i famigliari e i tanti amici attraverso i social: «Ci sentiamo in obbligo di ringraziare doverosamente tutti gli amici che giornalmente non ci fanno mancare la loro vicinanza. Vogliamo anche ringraziare il deputato Andrea Del Mastro che comunque sul problema dei connazionali rimasti bloccati all’estero ha presentato tre interrogazioni parlamentari cercando di sbloccare una situazione kafkiana. Parlo di situazione kafkiana perchè altri Paesi quali Germania, Austria e Repubblica Ceca attingendo agli appositi fondi comunitari sono riusciti ad organizzare voli di rientro a differenza invece del nostro Paese».
«Corre però doveroso l’obbligo di concederci dei distinguo – concludono i due – per quelle stupende persone che in solido ci stanno aiutando. Anche se la nostra situazione non è drammatica rivolgiamo loro un grazie davvero commovente, rimarranno sempre nel nostro cuore».

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