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Biella, negozio lascia il centro: “Spiace, noi ci abbiamo provato…”

Il messaggio eloquente ed evocativo in via Italia

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Biella

Un altro negozio che, in via Italia, si arrende e abbassa la saracinesca. Con un messaggio eloquente ed evocativo: “Noi ci abbiamo provato…Ci trovate agli Orsi, da fine mese”.

Biella, “Marville” lascia il centro e si sposta agli Orsi

La scritta è facilmente visibile al civico 11/G dell’arteria principale del centro città, con un’amara allusione agli storici problemi del commercio della zona: affitti troppo alti, mercato che si restringe e crisi del settore.

Il caso “Marville”, insomma, non è neanche più un vero e proprio caso. Anzi. La resa del punto vendita d’abbigliamento d’ispirazione canadese, non sorprende più di tanto neanche l’assessore al commercio del Comune di Biella, che su questa partita si gioca tanto del proprio futuro politico, secondo qualcuno addirittura come candidato sindaco per il centrodestra alle prossime amministrative.

L’assessore Greggio: “Non soffrono solo i negozi del centro, il commercio si sta spostando on line”

«I problemi sono noti. Ma non basta lamentarsi. Bisogna aggredire – commenta Barbara Greggio -. Tra l’altro non solo i negozi del centro città, soffrono. Anche nei centri commerciali ci sono problemi. Il mondo del commercio si sta spostando sempre più nell’online. E quindi una delle risposte che dobbiamo dare alla crisi va ricercata proprio sul web. E penso alla nostra app, che raccoglie un grande numero di negozi della città e che di fatto rappresenta una vetrina virtuale. In questo modo la piccola realtà commerciale di provincia esce dai propri confini e si gioca le sue carte a livello nazionale o anche di più. Non si possono fare nomi ma è noto che ci siano, da tempo, in via Italia, aziende le cui vetrine rappresentano solo un biglietto da visita mentre la gran parte delle vendite avviene in rete attraverso la commercializzazione dei propri prodotti».

I progetti per il centro storico

Il recupero del centro storico, però, passa anche da altri progetti, per l’assessore della Lega di Salvini. «Servono soldi e molti, per migliorare alcuni punti critici di via Italia e dintorni – spiega Greggio -. In sinergia con le associazioni di categoria abbiamo partecipato ad un bando per ottenere un importante finanziamento, con il quale possiamo contribuire a pagare i canoni d’affitto per le nuove attività. L’idea è di far aprire quegli spazi che oggi sono vuoti e dall’aspetto negativo, attraverso questo progetto, magari in condivisione. Un progetto che prevede anche la copertura degli spazi dimessi con le vetrine d’autore. Le idee ci sono, insomma. Ora aspettiamo i soldi per partire il prima possibile e realizzarle».

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6 Commenti

1 Commento

  1. sergio

    14 Ottobre 2023 at 10:59

    Magari pensare di far pagare ai ricconi esosi che tengono piuttosto la vetrine vuote un tassa pari agli affitti mostruosi che pretendono per affittarle.

    • Alessandro

      14 Ottobre 2023 at 14:38

      Non ha senso che con i fondi pubblici si paghino affitti a proprietari di immobili orivati che no. Accettano i valori di mercato perché tanto non ne hanno bisogno. Non è una mossa sostenibile!!! Bisogna tassare gli spazi vuoti e bisogna finirla con gli orari di chiusura dalle 12.30 alle 16.00, bisogna adattarsi al mercato!!! Perché Marville va agli Orsi? Perché la proprietà viene incontro al consumatore, e perché un negozio sfitto le Costa parecchio in termini di servizio del debito. I denari pubblici non devono essere usati per arricchire le tasche di ricchi proprietari pigri e senza nessuna ambizione!!!

  2. Maria

    14 Ottobre 2023 at 14:37

    Biella è morta.

  3. Giovanni

    14 Ottobre 2023 at 15:05

    Gli orsi non andavano fatti.. ma bisognava rilanciare il centro.. poi non andava spostato l’ospedale quando per B iella bastava sistemare quello che c’era.. e fare un parcheggio a silos davanti.. invece avete fatto un mostro a Ponderano che sta affondando (perché è stato fatto su una palude e costa un mare tenerlo solo a galla.. solo,perché tanto poi ci mandate in vecchi ospedali a ivrea, Novara, Alessandria e Vercelli a fare qualunque esame o visita..!!) Biella sino ad ora è stata amministrata malissimo.. e con l’asfalto del ponte della super strada avete messo il sigillo al pressapochismo .. !! B iella è lo specchio dell’italia.. Bella ma sempre amministrata da avidi e menefreghisti politici.. !!!!! FATE TUTTI QUANTI PENA.. !!! e pagherete la vostra avidità.. se non adesso, la prossima vita.. Non ci credete.. ?? guardatevi intorno..!! C’è chi vede e ripaga.. ve lo posso assicurare.. !!

    • Kamal Rhoualem

      15 Ottobre 2023 at 2:49

      Bravo d’accordissimo

    • Ardmando

      15 Ottobre 2023 at 8:57

      Quante baggianate superstiziose, retrograde e ignoranti. I centri commerciali non hanno colpa, è il mercato che li chiede ed è il mercato che paga. Il problema risiede nella mala gestione di chi possiede gli immobili in via Italia e in decenni di pessime amministrazioni comunali. Biella non ha servizi in centro (non ha servizi in generale), non ha parcheggi adatti (basterebbe abbattere qualche vecchio stabilimento che sta li solo a marcire), ha pessime strade, non ha collegamenti ferroviari adeguati (quelli con l’autostrada saranno pronti fra qualche anno), ha affitti esorbitanti inadeguati ad un paesone che si crede città. Biella si ostina a tenere in piedi il vecchio e fatiscente scatolone di cemento che è il vecchio ospedale, invece di abbatterlo per riqualificare l’area. Biella ha tantissimi problemi che qualsiasi amministrazione prima di questa non ha mai risolto. E si punta il dito verso il centro commerciale? La miopia e l’arroganza di chi pratica affitti senza senso in via Italia non ha nulla a che vedere con l’esistenza de Gli Orsi, ma al contrario è la dimostrazione che vogliono tenere i prezzi alti proprio per far si che le attività si spostino al centro commerciale. Non c’è altra spiegazione, perchè altrimenti in un mondo fatto di logica, costi e affitti in centro si sarebbero dovuti abbassare parecchio proprio per incentivare le attività a restare o a preferire via Italia a Gli Orsi. A Biella non c’è nemmeno un cinema degno di questo nome, sempre a causa della casta elitaria che preferisce mantenere lo schifo di sale antiquate piuttosto che permettere gli investimenti in un multisala moderno. E così gli spettatori vanno altrove, come è giusto che sia. Biella è causa del proprio male e della propria morte. Non è colpa di un centro commerciale che è nato coraggiosamente alle porte di una delle città peggio amministrate e peggio gestite d’Italia e che crede nei suoi sogni remoti, di essere ancora la città più ricca d’Italia. Biella è a stento una provincia (e mi spiace che la legge che doveva eliminarla come provincia sia stata affossata) e a mala pena è considerabile una città. Cose pretendete ancora? Marville si sposta dove sono i consumatori e dovrebbero farlo TUTTI i commercianti di via Italia. Cambierebbe qualcosa? No.

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