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Biella manifesta la sua vicinanza ai familiari di El Bossettaoui, ucciso in piazza a Voghera il 20 luglio

La figlia della vittima, una bimba di 8 anni, chiede ai nonni perché papà non le risponde più al telefono

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BIELLA – Sono state circa un centinaio le persone che hanno partecipato sabato a Biella al presidio dell’associazione Al Huda per Youns El Bossettaoui, il 39enne di origini marocchine ucciso a Voghera da Massimo Adriatici, assessore leghista alla Sicurezza, martedì 20 luglio.

Fino al 2012, infatti, la vittima viveva a Ponderano ed è anche per questo motivo che il Biellese ha voluto manifestare la sua vicinanza ai famigliari di El Bossettaoui.

Alla manifestazione, tenuta in piazza Vittorio Veneto, erano presenti anche i fratelli della vittima Amin e Ali che lo hanno ricordato con queste parole: ” Youns era malato. Era una brava persona anche se aveva dei problemi. Ma nessuno che sia cattolico, ateo o musulmano si meritava una simile fine. Gli siamo stati vicini. I nostri genitori ogni settimana andavano a trovarlo, ma lui si sentiva soffocare, non voleva tornare a casa e, malgrado i tanti tentativi, non ci è stato possibile inserirlo in un centro di recupero”.

Il momento più toccante del sit in è stato l’ascolto dell’audio della figlia di Youns, una bimba di 8 anni che vive in Marocco, nel quale la piccola chiede ai nonni perchè il papà non risponde più alle sue chiamate.
“Questo non è un evento politico, vogliamo esprimere vicinanza ai famigliari e chiedere giustizia”, ha detto Mohamed Es Saket, presidente dell’associazione Al Huda che ha organizzato il presidio e consigliere comunale del Pd. (Fonte Ansa Piemonte)

 

Immagine di repertorio

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