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Biella città Unesco, ok ma stiamo calmi

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Biella è città creativa Unesco, ce l’abbiamo fatta, con un lavoro congiunto di tutte le forze politiche locali abbiamo vinto la sfida. La notizia si è sparsa in un attimo e gli elogio si sono fatti subito sentire, come del resto le critiche sterili e ancora una volta Biella si è divisa tra chi esulta e chi ironizza sulla reale funzione di tale riconoscimento, quindi cosa cambierà per noi?

È indubbiamente un gran risultato e sarà tutto più facile, bello, divertente, quasi magico, come un episodio della casa nella prateria, ma con gli Zumaglini al posto dei prati del Minnesota.

Da oggi avremo parcheggi gratis, funicolare sempre attiva, strade lastricate di marmo e cotto pregiato, anche i controlli delle forze dell’ordine saranno diversi: “favorisca patente e libretto”, “ma siamo patrimonio Unesco”, “ha ragione signora, mi scusi, vada pure”.

Via Italia pullulerà di gente, i cagnolini non sporcheranno più in ogni dove, imbrattando marciapiedi e vetrine e se lo faranno, nessun problema caro commerciante, siamo Città creativa, sorrida. Ma sarà davvero così? Se anche fosse ci sarà sempre qualcuno pronto a lamentarsene, perché saremo creativi, ma restiamo pur sempre biellesi.

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