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“Basta morti sul lavoro”: l’allarme del Movimento 5 Stelle Piemonte

Presa di posizione dei consiglieri regionali

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Basta morti sul lavoro”: l’allarme del Movimento 5 Stelle Piemonte

“Basta morti sul lavoro”: l’allarme del Movimento 5 Stelle Piemonte

“Stop al subappalto a cascata, rafforzare le attività di vigilanza e prevenzione, più incentivi pubblici per l’applicazione dei contratti collettivi e riduzione della tassazione su lavoro e pensioni.

Condividiamo e rilanciamo le richieste avanzate dai sindacati: lo abbiamo sempre detto, il lavoro deve tornare al centro dell’agenda politica. Occorre un nuovo modello sociale e di fare impresa affinché si arrivi ad avere un’occupazione stabile e non precaria.

Questa mattina siamo scesi in piazza a Torino a fianco dei sindacati per lo sciopero nazionale dei settori privati. Lo abbiamo ribadito anche nel nostro programma: la Regione deve porre rimedio a questa situazione, prevedendo l’assunzione di nuovo personale in forza allo Spresal sia per velocizzare e ottimizzare il lavoro all’interno degli uffici sempre più oberati, sia per diffondere su tutto il territorio la cultura della sicurezza. Nel 2023 i dati relativi alle morti sul lavoro sono stati agghiaccianti: 1.041 decessi su tutto il territorio italiano, 61 in Piemonte.

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Tutto questo non è più accettabile. Non solo: il MoVimento 5 Stelle da tempo propone la detassazione degli incrementi retributivi dei contratti collettivi nazionali di lavoro e allo stesso tempo, per aggiornare e controllare l’osservanza del trattamento economico proporzionato e sufficiente, occorre l’istituzione di una commissione composta dalle parti sociali più rappresentative.

Nessun lavoratore può guadagnare meno di quanto previsto dai contratti collettivi nazionali di lavoro più rappresentativi – ossia quelli firmati dalle principali associazioni sindacali e datoriali – e, comunque, il salario minimo stabilito dal contratto collettivo non potrà mai scendere sotto i 9 euro lordi all’ora. Serve incentivare le imprese “virtuose”, con il taglio del cuneo fiscale, l’eliminazione dell’Irap e il potenziamento del Fondo di Salvaguardia.

Sarah Disabato

Sean Sacco

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1 Commento

1 Commento

  1. Ardmando

    12 Aprile 2024 at 19:38

    Ah se lo dicono questi cialtroni, siamo a posto. Da domani non morirà più nessuno.

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