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Barbero oggi a Biella per presentare il suo ultimo libro “All’arme! All’arme! I priori fanno carne!”

Alle ore 18.00 la biblioteca di piazza Curiel ospiterà Il famoso studioso. L’ingresso è libero

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BIELLA – Oggi Alessandro Barbero verrà a Biella per presentare al pubblico il suo nuovo libro.

L’incontro , ad accesso libero fino all’esaurimento dei posti, si svolgerà nella Biblioteca Civica di Biella, in piazza Curiel, alle ore 18, e sarà possibile vedere dal vivo il famoso storico e scrittore italiano mentre racconta il suo ultimo lavoro.

Lo studioso, specializzato soprattutto in storia medievale, che oggi insegna presso l’Università del Piemonte Orientale, è uno tra i più noti e popolari storici italiani. I suoi libri sono successi editoriali in Italia e nel mondo, mentre le sue lezioni di storia sono molto seguite dal vivo e online anche dai giovani.

Nel 1996 ha vinto il Premio Strega con il suo romanzo storico “Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo” e ha acquisito fama anche grazie alla sua partecipazione a programmi culturali televisivi.

Come rivela in un’intervista al Liceo “A. Avogadro” di Biella «Ho imparato a leggere da una rivista mensile che girava per casa a cui era abbonata mia nonna: si chiamava “Storia illustrata” e mi affascinava enormemente. Parlava di storia militare e di grandi battaglie. Mi appassionava così tanto che finivo di leggere la rivista ancora prima che uscisse il numero seguente. Mi ricordo che molto presto, avrò avuto 10 anni, avevo iniziato a ricopiare paragrafi di questa rivista nell’illusione di stare scrivendo un libro di vicende passate». È così che parla di come la storia abbia posto le basi del suo sapere e l’abbia poi portato a scrivere di quella materia che l’ha sempre affascinato.

“All’arme! All’arme! I priori fanno carne!”, il titolo della sua ultima opera, è il grido di un artigiano che incita alla rivolta: è il 20 luglio del 1378 e nel contesto fiorentino si assiste alla rivolta dei Ciompi, una delle tante che nel Trecento colpiscono, spesso inaspettatamente, l’Europa. Tutte queste rivolte durano solo qualche settimana, per poi essere duramente represse. Ma in quel poco tempo accadono eventi da rimanere incisi nella memoria collettiva. Per molto tempo gli storici hanno visto nel fallimento di tale insurrezioni una certa inconsapevolezza dei rivoltosi, ma il professore Barbero, utilizzando le cronache del tempo e facendoci vivere l’entusiasmo e la violenza di quelle giornate, ci dimostra che la massa dei rivoltosi aveva rivendicazioni precise e si batteva consapevolmente per realizzarle, dopo aver deciso che il futuro così come lo vedeva non le piaceva e che l’avrebbe cambiato.

Alessia Fazzari

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1 Commento

1 Commento

  1. Luisella Bidese

    28 Dicembre 2023 at 15:18

    come racconta la storia lui…non c’è nessun altro!

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