Attualità
Aumento in busta paga di 200 euro per i dipendenti di A2A
La Cgil: “Con Seab non si è ancora riusciti”
Un accordo storico, che ha visto l’aumento in busta paga anche di 200 euro netti per un’ottantina di dipendenti. Con orgoglio Cristina Martiner Bot, segretaria generale Funzione pubblica della CGIL, spiega quanto raggiunto con la “A2A” di Cavaglià, che smaltisce e ricicla plastica su scala industriale in un impianto ristrutturato nei mesi scorsi con un investimento milionario.
“Dopo una serie di contatti e di trattative con la direzione nazionale dell’azienda, è stata firmata l’intesa per i lavoratori di ditte esterne che lavorano in appalto. Abbiamo ottenuto per loro il riconoscimento previsto dal contratto delle cooperative sociali con l’adeguamento tabellare degli stipendi e di altre voci in busta – spiega la sindacalista -. Così tra buoni pasto, indennità e aumento dello stipendio, a seconda delle mansioni, si è arrivati a una crescita che va dai 150 ai 250 euro al mese; quest’ultima cifra è raggiunta dal capoturno. Tra l’altro l’accordo siglato vale per i lavoratori oggi al lavoro e per chiunque, nel futuro, sarà utilizzato dall’azienda. Un accordo importantissimo, ottenuto anche grazie al dialogo proficuo con i dirigenti dell’azienda, che hanno capito l’importanza della nostra battaglia. Era infatti inaccettabile che, lavoratori impegnati nello stesso stabilimento, con identiche mansioni, avessero contratti diversi e soprattutto un riconoscimento economico differente”.
La sindacalista, però, solleva un problema: “Fa un certo effetto che nel Biellese siamo arrivati a questo accordo con un’azienda privata di rilevanti dimensioni ma non siamo riusciti, finora, a ottenere altrettanto con la Seab, che rappresenta tante amministrazioni comunali del territorio. Avevamo infatti chiesto anche alla nostra azienda pubblica che pure ai lavoratori esterni ingaggiati in appalto venisse riconosciuto il contratto del settore igiene/ambientale, così come previsto dall’accordo/contratto di settore. I lavoratori in questione, infatti, guadagnano intorno ai 1100 euro al mese contro i circa 1400 di chi svolge le stesse mansioni ma gode di un contratto di miglior favore, specifico del settore dell’igiene ambientale. Anche in ragione dell’importante intesa ottenuta a Cavaglià, proseguiremo le azioni per vedere riconosciuto questo diritto dei lavoratori”.
“Tra l’altro questa situazione permane a fronte di risultati economici positivi di Seab – conclude Martiner Bot – che ovviamente apprezziamo perché è uscita da una situazione difficile. Proprio per questo era il momento giusto per un riconoscimento di uguale trattamento a dipendenti che svolgono le medesime mansioni”.
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Luigi
26 Settembre 2023 at 18:27
e senz’altro una bella notizia, visto che si lavora per avere dei soldi e poter vivere, ma penso che A2A non faccia nulla per niente e senz’altro lavorano in anticipo sulle loro programmazioni.