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Attraversa a nuoto lo stretto di Messina per solidarietà

L’ex insegnante Antonio Barberis passa dalle montagne alle acque della Sicilia

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Attraversa a nuoto lo stretto di Messina per solidarietà. Il biellese Antonio Barberis, professore di scienze motorie da poco in pensione, si è immerso nelle splendide acque siciliane e ha raggiunto le coste della Calabria.

«Io sono sempre stato, passatemi il termine, un montanaro – spiega l’ex professore -. Sono originario di Valdilana, le montagne hanno accompagnato tutta la mia vita. In passato ho fatto anche gare di sci. Tuttavia grazie alla mia professione, che è anche la mia passione, ho praticato diversi tipi di sport. In ultimo, sin da quando sono piccolo ho sempre amato molto anche il mare».

Attraversa a nuoto lo stretto di Messina per solidarietà

«Quindi una mia amica, Maria Grazia Zaffalon, mi ha parlato della traversata dello stretto, che lei aveva già fatto alcuni anni fa – dice -. Mi ha chiesto di partecipare all’iniziativa di Abbracciamoli onlus “Nuotiamo lo stretto” 2024, mi sono preso un’ora per pensarci e poi le ho detto che ci sarei stato».

« Era gennaio, dunque, quando ho iniziato ad allenarmi per questa nuova “sfida” – prosegue Barberis -. Ho cominciato in piscina, il primo obiettivo era quello abituarmi a percorrere chilometri, o meglio, miglia. Poi sono passato al lago, per provare le cosiddette acque libere. Certo non era come nuotare al mare, ma dava già l’idea dello “spazio aperto”».

«Il 20 agosto, dopo mesi di allenamento, sono partito per la Sicilia. Ne ho approfittato per fare anche qualche giorno di vacanza – racconta -, infatti, la data della “gara” era fissata per il 29 agosto. Come dicevo prima, le correnti, soprattutto in quel tratto, possono essere un vero problema da non sottovalutare. Tuttavia l’evento è stato organizzato da professionisti. Per capirci, per 30 partecipanti (nella foto) c’erano 10 barche di appoggio».

«E così ho fatto la “mia prima traversata”: in un’ora e tre minuti ho coperto la distanza che c’è tra Messina e la costa della Calabria – conclude il nuotatore -. E’ stata un’emozione fortissima. Un’esperienza incredibile che solo il contatto con la natura ti può regalare. Del resto se dovessi delineare un trait d’union tra i diversi sport che pratico è proprio la possibilità di vivere l’ambiente che ti circonda con tutti i benefici che ne comporta. Inoltre questo appuntamento aveva una finalità solidale molto importante. Ad organizzarlo è appunto l’associazione Abbracciamoli Onlus e parte del ricavato della manifestazione serve per finanziare la ricerca contro le leucemie di bambini e giovani. Insomma sport, natura e solidarietà».

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