Attualità
Attività venatoria, i risultati del questionario fatto tra i cacciatori di montagna
I risultati del questionario fatto tra i cacciatori di montagna.
Un risultato insperato: circa 240 questionari sono stati compilati dai cacciatori del Comprensorio alpino Biella 1. Tra questi, però, rientrano una serie di fenomeni che hanno pensato di scriverlo tre o quattro volte anche, pensando forse di dare dell’impiccio agli uffici. Già questo fatto, increscioso, denota non soltanto una forte mancanza di etica ma anche una spiccata ignoranza, visto che alla valutazione ci ha pensato direttamente Google. Ciò premesso, ora abbiamo in mano una serie di dati importanti che abbiamo il dovere di trasformare in un regolamento per l’attività venatoria.
In questi giorni alcuni cacciatori e/o componenti del comitato di gestione mi hanno fatto pervenire le loro bozze di regolamento personalizzate, ne farò tesoro, le leggerò attentamente e se saranno in linea con le volontà espresse nel questionario saranno prese in considerazione.
Ci tengo a rendere pubblico qualche dato (anche se tutti i dati sono/saranno consultabili presso la sede del Comprensorio Alpino). Purtroppo non possiamo metterli in rete in quanto “solo” il 72% dei compilatori ha dato il consenso a pubblicare il proprio questionario. E visto che non possiamo intervenire manualmente sul documento compilato non è possibile renderli anonimi. Una operazione che diversamente potremo fare quando gli uffici saranno aperti: allora li stamperemo togliendo i riferimenti personali.
In ogni caso, tra chi ha votato, la suddivisione è la seguente: il 44% dei cacciatori sono iscritti a FIDC, IL 24% a Libera caccia, il 14% a Enalcaccia e il 18% con associazioni private (arrotondamenti al numero superiore).
Mi conforta il risultato per cui solo il 18% dei cacciatori vorrebbe mantenere il vecchio regolamento senza modifiche. Ciò che ho sempre detto viene confermato: era un documento non gradito. Il 54 % dei cacciatori non vuole uno stravolgimento, come prevedeva la bozza che tanto ha creato polemiche, ma è favorevole a modificare quello dello scorso anno apportando variazioni. E questa sarà la strada su cui dovremo lavorare.
L’82% dei cacciatori ha come priorità la caccia agli ungulati, il 34% alla tipica alpina, il 32% alla migratoria il rimanente 21% caccia la lepre: finalmente abbiamo una fotografia delle preferenze di caccia.
La caccia avrà due turni di attuazione durante la stagione venatoria, saranno considerati i punti meritocratici dello scorso anno, e si caccerà sicuramente mercoledì, sabato e domenica. Novità emersa da questa consultazione, i capi verranno assegnati a rotazione per classe.
I cacciatori sono favorevoli a premiare chi lavorerà per il comprensorio alpino, chi risiede in provincia di Biella, e panche coloro che daranno la possibilità a pubblicare i dati relativi alla propria attività venatoria.
Le quote economiche non cambieranno, saranno quelle dello scorso anno e studieremo un sistema per cercare di avere maggior introiti, oppure si dovrà intervenire sui costi e fare delle economie di bilancio sulle prossime spese.
Queste, in linea di massima, sono le indicazioni avute. Bisogna assolutamente prenderne atto e lavorare in tal senso. Abbiamo tutti scritto e detto tante cose più o meno vere, ma sicuramente, se c’è un aspetto positivo derivante dalla polemica orchestrata da alcuni cacciatori, è stato quello di convincermi a dar vita al questionario. E per questo li ringrazio.
La mia associazione venatoria, la FIDC, mi ha chiesto di seguire questa strada e di ritirare la bozza del regolamento da me proposta e approvata da tutte le associazioni venatorie. Ora lavoreremo per modificare il vecchio regolamento con le indicazioni del questionario. E poi lo porteremo all’approvazione del Comitato di gestione.
Grazie a tutti per la collaborazione e anche per le critiche, che sono davvero servite molto a conoscere questo mondo e da chi è frequentato.
Guido Dellarovere
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