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«Attenti alle condizioni del viadotto sul Cervo» – FOTOGALLERY

Ponte della tangenziale: alcuni cittadini evidenziano la precaria situazione della struttura

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BIELLA – «Non siamo esperti del settore e quindi la nostra valutazione non è professionale ma possiamo testimoniare che il viadotto della circonvallazione a Chiavazza ha urgente bisogno di interventi di manutenzione». Nella giornata di lunedì alcuni cittadini hanno fatto una passeggiata lungo il torrente Cervo effettuando dal basso una serie di scatti fotografici del viadotto, le cui condizioni agli occhi del profano appaiono tutt’altro che ottimali.

«Come ricordano tutti, il ponte della tangenziale – è la testimonianza – negli anni ’90 è stato protagonista di una mancata catastrofe. Per i fervidi credenti, miracolato dalla Madonna Nera che ha evitato il peggio, vigilando dalla conca di Oropa che si affaccia proprio sulle sue travate. Per i semplici cittadini, un colpo di ”c…”. Due piloni che poggiavano nel torrente sottostante hanno ceduto. Nei giorni precedenti la pioggia era stata abbondante, fiumi ed affluenti erano gonfi di acqua e detriti, ed il letto del Cervo non consentiva ancora di tracimare nei campi circostanti disperdendo la furia dell’acqua, che concentrata nel suo centro, sferzava violentemente la base dei due piloni costruiti sul greto del corso naturale. Il risultato fu devastante. Entrambi i piloni cedettero, per fortuna nessuna auto rimase coinvolta nel crollo».
Dopo la realizzazione del guado provvisorio, quale soluzione per evitare un altro disastro venne creata una enorme via di fuga attorno al letto del fiume in modo che non potessero mai più raccogliersi simili masse di acqua.

«Oggi a distanza di 20 anni le condizioni della struttura – continua la testimonianza – dimostrano come in tutto questo lungo periodo la manutenzione sia stata scarsa o assente in particolare per quanto riguarda la campata centrale. Da oltre 20 anni è stata ignorata, forse perché venne considerata così imponente, inossidabile, quasi eterna. Forse per i troppi impegni degli organi preposti. Forse per la difficoltà di risalire a chi toccano manutenzione e controllo. Fatto sta che mai nessuno si è preoccupato di rimuovere quei cappotti di edera dai piloni, sigillando le evidenti infiltrazioni, che se non rappresentano un pericolo adesso, lo diventeranno se nessuno interviene. E tutti speriamo che la causa non abbia un sinistro nome: negligenza».

_In effetti gli attenti osservatori hanno colto nel segno. Il problema del pilone centrale è noto agli organi competenti tanto che esiste un progetto per il suo consolidamento. Com’è noto, circa un anno fa il viadotto è stato dismesso dalla Provincia di Provincia e passato all’Anas che ne ha certificato la completa idoneità della struttura. Insieme al passaggio delle consegne pero la Provincia di Biella ha girato anche all’ente strada un finanziamento di un milione di euro per gli interventi manutentivi di quella porzione del viadotto oggetto della segnalazione odierna. Dunque al momento non ci sono problemi di sicurezza ma certamente la struttura ha bisogno di un intervento da effettuare il più presto possibile prima che succeda un altro disastro.

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