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Associazione italiana donne medico, a Biella il congresso regionale

L’appuntamento si è svolto sabato 18 maggio, nella splendida cornice di palazzo Gromo Losa

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Associazione italiana donne medico

Sabato 18 maggio, nella splendida cornice di palazzo Gromo Losa, si è svolto il congresso regionale dal titolo “Il lavoro in epoca 4.0. Fatica e risorsa in ottica di genere” organizzato dalla sezione biellese dell’Associazione italiana donne medico, Aidm, costituita a Biella nel 2023 la cui presidente è la dottoressa Anna Nelva.

Associazione italiana donne medico, la storia e gli obiettivi

L’Aidm è membro dell’associazione internazionale Mwia (Medical women’s international association) fondata a New York nel 1919 durante un convegno con 140 donne medico di 16 nazionalità diverse, tra cui l’italiana Clelia Lollini che diede vita all’Aidm in Italia nel 1921.

L’associazione nacque con gli obiettivi di incoraggiare le donne a iscriversi alla facoltà di Medicina (nel 1921 si contavano in Italia circa 200 donne medico), di assisterle dopo la laurea, di tentare di superare la discriminazione fra uomini e donne in ambito sanitario, di preoccuparsi della salute di tutti, ma in modo particolare della salute delle donne. Oggi alla Mwia partecipano associazioni di 74 nazioni dei cinque continenti. Mwia ha un rappresentante permanente alle Nazioni Unite, rapporti ufficiali con la World health organisation (Who), è membro consultivo dell’Economic and social council (Ecosoc) e collabora con l’Unicef.

Ieri a Biella il congresso regionale

Il congresso del 18 maggio ha affrontato la tematica del lavoro in un territorio in cui nel 1944 operai e operaie si riunirono clandestinamente con imprenditori e partigiani per siglare un accordo volto a mantenere attive le fabbriche tessili e migliorare le condizioni di lavoro, affermando la parità retributiva tra donne e uomini a parità di lavoro. Una conquista che diverrà legge italiana ed europea solo negli anni Sessanta. L’interesse per il convegno è stato dimostrato dall’esaurimento in pochi giorni dei cento posti disponibili per tutte le professioni sanitarie.

La giornata si è svolta in un’atmosfera di interesse al confronto e alla crescita professionale.

Il programma del convegno

Il programma del convegno era articolato in tre sezioni: “Genitorialità e lavoro”, “Lavoro e salute” e “Lavori in gruppo secondo l’insegnamento di Eugenio Torre”. Sono intervenute relatrici delle Asl di Alessandria, Asti, Biella, Novara, Torino, Verbano Cusio Ossola e Vercelli.

Gaetana Morgante, direttrice Dirpolis dell’Università di Pisa, e Fabrizio Ferraris, ex direttore del servizio di prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro dell’Asl di Novara, hanno tenuto le lezioni magistrali rispettivamente su “Lavoro e maternità” e sui “Danni alla salute in un’ottica di genere”. Nel pomeriggio la giornalista Paola Guabello ha moderato un’interessante tavola rotonda sulla valorizzazione delle differenze di genere nel territorio biellese; si sono confrontati alcune dirigenti di imprese del territorio, la preside dell’istituto Bona, il presidente di Cna, il presidente di Città Studi, la comandante dei vigili del fuoco e la direttrice sanitaria del Fondo Edo Tempia.

La giornata si è conclusa con un lavoro di gruppo condotto dalla dottoressa Nunzia Chieppa con la dottoressa Albina Rispoli, che hanno stimolato un interessante dibattito sulle criticità nei contesti lavorativi difficili, sulla complessità dei rapporti con i famigliari dei pazienti e sul femminile nella relazione di cura. La giornata soleggiata ha permesso alle partecipanti di ammirare in tutto il suo splendore il giardino all’italiana del palazzo con la magnifica fioritura di rose.

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