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Allevamento di galline ovaiole ad Arborio: oltre 55mila firme
Le associazioni diffidano la ditta, Comune, Provincia e Regione
Allevamento di galline ovaiole ad Arborio: oltre 55mila firme
Allevamento di galline ovaiole ad Arborio: oltre 55mila firme
Alcune associazioni animaliste e antispeciste hanno inviato nei giorni scorsi una diffida all’azienda Bruzzese e alle amministrazioni pubbliche. Tutte sono coinvolte negli iter autorizzativi del maxi allevamento da 274mila galline ovaiole in costruzione nel Comune di Arborio (Vc). Oltre all’impresa, la diffida a proseguire i lavori è stata inviata anche a Regione Piemonte, Provincia di Vercelli e Comune di Arborio.
L’atto è stato firmato da Gianluca Felicetti per Lav, Sara D’Angelo per la Rete dei santuari di animali liberi e Vita da cani, Matteo Cupi per Animal Equality, Piera Rosati per Lndc-Animal Protection, dalla giornalista Giulia Innocenzi in rappresentanza della società Pueblo Unido, dall’attivista Silvia Molè del progetto Parte in Causa-Antispecismo radicale e dalla poetessa Maria Rosa Pantè che fa parte del movimento Ecofem. La diffida è stata redatta dallo studio legale Dini e Saltalamacchia. Alle spese legali hanno contribuito il comitato Riso-Rete indipendente solidarietà e opposizione e alcune cittadine del vercellese.
“Nel documento sono state evidenziate non solo le molteplici carenze nell’iter procedurale. Non ha tenuto conto dei reali pericoli ambientali, climatici e di salute pubblica insiti in tale progetto. Le prime vittime saranno comunque le galline. – Spiegano i firmatari -. Ma anche il fatto che la popolazione non sia stata adeguatamente informata. Nessuna iniziativa pubblica si è svolta o articolo a mezzo stampa pubblicato prima dell’avvio dei lavori, come se la mera pubblicazione di atti sui siti istituzionali possa essere sufficiente a coinvolgere cittadine e cittadini su un progetto tanto impattante sulla loro vita”.
La mobilitazione contro il maxi allevamento della ditta Bruzzese – simbolo di un paradigma di sfruttamento animale e ambientale obsoleto che a oggi incontra una forte opposizione in ampi strati della società – è iniziata il 23 maggio.
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Ardmando
5 Agosto 2025 at 8:37
Patetici nazianimalari, retrogradi e ignoranti. Mi fa sbellicare dalle risate la scritta “GALLINE LIBERE”, davvero degno dei peggiori spettacolini itineranti di questi gruppi di degenerati sinistrofili. E mi fanno davvero pena gli sfigati che danno loro retta. PER FORTUNA l’allevamento si farà lo stesso, perchè la proprietà privata e l’imprenditoria sono sacre, così come questi animalari sono liberi di “protestare”.
Luigi
5 Agosto 2025 at 14:20
Persone che non mangiano UOVA e carne, almeno si spera. Altrimenti solo cialtroni.
Ardmando
5 Agosto 2025 at 14:52
Certo che sono cialtroni e sono istigati dai soliti a stare li a perdere tempo, perchè oltre che ignoranti sono pure nullafacenti.
Filippo
5 Agosto 2025 at 18:35
Gli unici cialtroni siete voi, che giudicate senza sapere
Ardmando
5 Agosto 2025 at 19:25
Sappiamo tutto e perfettamente invece. Sappiamo anche bene che questi (e tu, probabilmente) sono solamente nazianimalari ignoranti. Cialtroni nullafacenti, sponsorizzati dal solito schieramento della “politica” nazionale. PER FORTUNA queste proteste non portano a nulla.
ernesto trismegisto
6 Agosto 2025 at 15:01
Meglio l’allevamento di polli che riempire i campi di pannelli fotovoltaici…
.Bruno
6 Agosto 2025 at 17:28
secondo me meglio la maryuana così tutti fumiamo e siamo più felici