Attualità
Al forte di Bard la scultura dell’artista biellese Paolo Barichello: un cervello umano di 4,5 metri
Fa tappa al Forte di Bard l’opera Dx Planet Sx realizzata dall’artista biellese Paolo Barichello, in occasione del 40° anniversario della costruzione della Capanna Regina Margherita. Posizionata all’inizio di agosto in piazza Regina Margherita ad Alagna, l’imponente scultura ha poi raggiunto in volo i 4.556 metri del rifugio in occasione della festa per essere quindi collocata a Gressoney-La-Trinité e ad Ayas. L’opera è stata installata nella Piazza d’Armi del Forte di Bard venerdì 9 ottobre e si potrà ammirare sino al mese di novembre, in concomitanza con l’apertura al pubblico della prima delle quattro mostre dedicate al progetto l’Adieu des Glaciers, Il Monte Rosa: ricerca fotografica e scientifica.
La scultura rappresenta un grande cervello umano lungo 4,5 metri, alto 3 e largo 2 visto di profilo, al cui interno sono presenti raffigurazioni di elementi naturali appartenenti al regno animale e vegetale. Un omaggio al Pianeta messo alla prova nei secoli dall’uomo. La sintesi geometrica del cervello umano, che come tutti i pianeti si divide in due emisferi, porta nelle intenzioni di Barichello, a generare una nuova tappa del millenario dialogo tra l’uomo, la montagna e il mare. L’emisfero destro rappresenta il sogno, la creatività, il colore, quello sinistro il concetto, il dettaglio, il metodo, la coscienza. Al centro, le forme di vita animali che popolano in armonia con l’ambiente, pendii e vette, mari e abissi.
L’opera diventa così testimonial di un messaggio di amore e rispetto dell’ambiente: «Quest’opera propone un esame di coscienza – spiega Paolo Barichello – la necessaria sintesi tra pensiero, azione e produzione, orientata alla consapevolezza che l’uomo è parte integrante dell’Universo. La scultura Dx Planet Sx vuol essere una presenza forte ed ambisce a trasmettere una presa di coscienza per tutti gli abitanti del Pianeta, tutti contaminatori, tutti responsabili».
Dotata di pannelli solari, l’opera incamera di giorno l’energia con cui s’illumina di notte.
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