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A Torino case sfitte per i 40mila studenti universitari fuori sede

Il progetto prevede incentivi ai proprietari degli immobili

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Torino prosegue nel proposito di diventare una città universitaria e lo fa impegnandosi ad offrire alloggi di qualità agli studenti fuorisede che frequentano le università del capoluogo piemontese: si parla di circa 40.000 studenti, dei quali 2.000 stranieri.

Il progetto avviato da Torino si chiama Torino Student Housing ed è stato lanciato in collaborazione dall’Università di Torino e dal Politecnico, insieme al Comune di Torino. L’obiettivo è di incentivare i proprietari di immobili a mettere a disposizione dei ragazzi gli alloggi sfitti, circa 10.000 appartamenti nei prossimi 5 anni.

L’idea del progetto Torino Student Housing è stata presentata dal rettore dell’Università di Torino, Stefano Geuna, dal rettore del Politecnico, Guido Saracco, dall’assessore comunale al Welfare Jacopo Rosatelli e da Paolo Biancone, professore ordinario di economia aziendale dell’Università di Torino.

Il progetto Torino Student Housing, finalizzato ad offrire alloggi di qualità agli studenti fuorisede di Torino, prevede forti incentivi fiscali ai proprietari degli immobili per dare disponibilità ai ragazzi relativamente alle case sfitte di Torino. Infatti, secondo i dati forniti dall’Associazione Piccoli Proprietari Immobiliari, solo nella città di Torino sarebbero circa 50.000 gli appartamenti che, per svariati motivi, sono inutilizzati.

 

 

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