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A Biella scatta il progetto “Emergenza freddo”

Tutti i numeri e i costi della macchina predisposta per aiutare i senza tetto in città

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A Biella scatta il progetto “Emergenza freddo”

A Biella scatta il progetto “Emergenza freddo”

Tutti gli anni nella terza settimana di novembre si registra un abbassamento delle temperature. Non a caso nelle ultime edizioni del piano freddo l’avvio era stato fissato intorno al 20 novembre. Tuttavia mai come quest’anno la scelta si è rivelata azzeccata.  Dalla sera di giovedì 21 novembre, quella della nevicata che ha messo a dura prova il Biellese, e in particolare il capoluogo, le persone che dormivano all’addiaccio hanno trovato riparo.

Dieci i posti aggiuntivi ipotizzati oltre ai venti del dormitorio. Ma si è subito passati ad attivarne tredici per evitare che qualcuno rimanesse fuori. A metà dicembre se ne attiveranno altri due e come di consueto.

Purtroppo ci sono persone sul territorio che, nonostante le offerte delle istituzioni rifiutano l’aiuto. Ma nessuno viene lasciato da solo. Queste situazioni sono monitorate. E sostenute con erogazione di indumenti termici, kit per dormire in protezione. Sacco a pelo per basse temperature e materassino.

Attualmente sono 20 i posti messi a disposizione presso il Centro Borri. Sono gestiti dalla coop. Anteo e finanziati con risorse del Comune e dei Consorzi IRIS e CISSABO. Costo circa 200.000 euro/anno. Dei quali per il 70% coperti da fondi pubblici e per il 30% cofinanziati dalla coop. Anteo. Questa è anche proprietaria dei locali del Servizio. I posti sono quasi tutti occupati. Ci sono un posto libero per uomini e uno per donne, che si cercano di tenere per le emergenze. Il Centro Borri si avvale anche del costante e preziosissimo apporto dei volontari dell’Associazione La Rete.

Progetto partito

Dal 21 novembre, con il Progetto Emergenza Freddo, la pronta accoglienza del territorio è stata incrementata.  A disposizione 8 posti presso struttura Caritas e 2 posti presso appartamento Caritas. Qui in collaborazione con coop. Maria Cecilia e associazione La Rete. Ulteriori 3 posti presso appartamento gestito dalla Coop. Anteo. Dall’11 dicembre saranno disponibili altri 2 posti presso appartamento gestito dalla coop. Anteo.

Tutte le persone accolte tra Centro Borri e ampliamento Emergenza Freddo hanno garantiti pasti caldi, indumenti invernali. Oltre al monitoraggio delle condizioni sanitarie, supporto con progettualità personalizzate per superare la condizione di difficoltà. Oppure prevenire quanto meno l’aggravarsi della stessa (purtroppo non tutte le situazioni si riescono a ‘risolvere’ ma già essere ‘accanto’ e non renderle ‘invisibili’ fa la differenza).

Gli aspetti materiali (indumenti, pasti, beni primari) sono molto importanti. Questo per prevenire danni secondari, al pari della possibilità di ricevere informazioni e ascolto.

Nuovi servizi

Dal 21 novembre è stato anche attivato il potenziamento del Centro Servizi. Si tratta dello sportello accanto alla Mensa Caritas in via Novara. Prevista l’apertura dalle 17.00 alle 19.00 garantita tutti i giorni inclusi sabato e festivi. Questo spazio svolge la duplice funzione di offrire riparo negli orari diurni in cui le temperature scendono, prima di accedere alle strutture, e di prima presa in carico con offerta informazioni e orientamento, monitoraggio della condizione della persona, ascolto, con una modalità resa più efficace dalla progettualità sostenuti con fondi PNRR (titolarità Comune di Biella).

Il coordinamento del progetto Emergenza Freddo è in capo al comune di Biella, divenuto da novembre 2023 capofila del ‘Sistema Marginalità’, ovvero quel ‘sistema’ che include dormitorio, sportello per senza dimora, accoglienze temporanee, housing first, sportello casa e che da oltre dieci anni è realizzato nel Biellese in stretta collaborazione con il Terzo Settore (l’attuale accordo è siglato con Coop. Anteo, Coop. Maria Cecilia, Associazione La Rete), in partenariato con Consorzio IRIS (che mette a disposizione il personale per il coordinamento) e CISSABO.

Si tratta di una forma di gestione particolarmente all’avanguardia, che valorizza le risorse del territorio fornendo risposte flessibili e spesso – per quanto possibile – personalizzate, che vanno oltre “il pasto” e “il posto” (da mangiare e da dormire), cercando di facilitare l’accesso ai servizi e l’avvio di percorsi di uscita dalla marginalità.

Il servizio ISI dell’ASL BI collabora eseguendo i vaccini antinfluenzali con modalità facilitata per le persone senza dimora.

Da maggio 2024 – grazie a fondi PNRR – è stata inoltre avviata sul territorio una sperimentazione di Housing Temporaneo in collaborazione con Coop. Maria Cecilia e ass. La rete (10 posti, oltre a 12 posti di housing first e housing led per adulti) e con coop Valdocco (6 appartamenti per famiglie), a titolarità del Comune di Biella.

Non è superfluo evidenziare che in questo momento per Amministrazioni, servizi sociali, enti caritativi e terzo settore, una delle preoccupazioni principali è quella dell’abitare. L’aumento di situazioni precarie sta mettendo a dura prova la capacità di singoli e nuclei familiari di mantenere il bene casa. Avere un luogo ‘protetto’ dove rifugiarsi resta a tutti gli effetti la prima necessità da soddisfare per poter affrontare tutte le altre difficoltà. La sicurezza fisica e psicologica sono precondizione per qualunque altra nostra azione.

 

I commenti

“Questa tredicesima edizione dell’Emergenza Freddo è iniziata fortunatamente nel giorno in cui, anche in città, si è presentata la prima neve. La scelta del 21 novembre si è rivelata quindi vincente e ci ha permesso di proteggere quanti non hanno un tetto sotto cui dormire. Anche quest’anno la rete tra Enti Pubblici, Associazioni, Terzo Settore ha lavorato in sinergia con lo scopo di fornire a queste persone non solo un letto e un pasto ma cercare, per ognuno di loro, di dare risposte concrete, offrire ascolto ed un progetto individuale che speriamo possa servire a far uscire queste persone dalla marginalità.  Anche quest’anno occorre rivolgere un grazie sentito alla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella che da sempre sostiene questo progetto ed è costantemente attenta alle esigenze dei più fragili” commenta Isabella Scaramuzzi, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Biella.

“Il sostegno alle persone in difficoltà è uno degli obiettivi della Fondazione che anche quest’anno supporterà “Emergenza freddo” nell’ambito delle attività di accoglienza ai senza dimora. – commenta Michele Colombo, Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Biella. “Come ogni anno l’arrivo della stagione invernale rappresenta infatti una difficoltà in più per le persone in povertà che, purtroppo sempre più numerose, sono presenti anche nel ricco territorio biellese. Non avere una casa non vuol dire solo non potersi riparare dal freddo nelle notti rigide, ma comporta una serie di conseguenze e disagi: non ci si può lavare con acqua calda, non si possono pulire gli abiti, non si può cucinare un pasto caldo, si è più esposti alle malattie… Un territorio che vuol essere accogliente non può far finta di nulla di fronte a queste problematiche. Per questo il progetto “emergenza freddo” rappresenta un gesto di civiltà e solidarietà. Un gesto di attenzione verso le persone più fragili a cui ognuno può dare il proprio contributo. Noi lo abbiamo fatto, fatelo anche voi!”

“Il Biellese è solidale e attento alle marginalità; con Emergenza Freddo il territorio crea una rete tra Enti e Terzo settore a sostegno dei più bisognosi mettendo a disposizione risorse economiche, buone prassi e competenze. Il Consorzio I.R.I.S. e con esso i Comuni che lo compongono aderiscono convintamente anche a questa edizione dando concretezza alla funzione sociale del loro mandato” – aggiunge Marco Romano, presidente del Consorzio I.R.I.S.

La rete dei soggetti sottoscrittori è consolidata: Città di Biella, Consorzio I.R.I.S., CISSABO, Caritas Diocesana Biella,  coop. Anteo, coop. Maria Cecilia,  Croce Rossa Italiana sez. Biella, Centro Territoriale per il Volontariato, ASL BI, Gruppi di Volontariato Vincenziano, ACLI Biella, Associazione Papa Giovanni XXIII di Biella, Associazione La Rete, Associazione Tunka, ’Associazione NOmafiebiella.

Costi

L’attuale situazione richiede di attivare 15 posti, per un totale di spese vive di circa 58500 euro stimati (circa 28 euro al giorno per persona per accoglienza notturna, pasto caldo serale, docce, lavaggio abiti, kit igiene, distribuzione sacchi a pelo e indumenti invernali, monitoraggio della salute, ascolto, informazione, orientamento e interventi per l’avvio di percorsi di inclusione): 16.500 euro sono stanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, 31.000 euro dai sottoscrittori (con un importante lavoro di integrazione fondi tra Enti), e ci si auspica che i restanti 11.000 euro possano arrivare dalla nuova campagna raccolta fondi: un obiettivo che sappiamo essere raggiungibile di fronte ad un progetto che nasce per salvare la vita delle persone, da anni sostenuto dalla comunità Biellese e da una rete di collaborazione allargata consolidata

Il ruolo dei volontari

I volontari restano un tassello essenziale nella gestione del Servizio. I volontari del dormitorio, i volontari della mensa Caritas, i volontari dell’housing first, quelli che forniscono i pasti serali, i pacchi alimentari, le colazioni. I volontari che aiutano nella raccolta fondi con azioni anche organizzate di sensibilizzazione. Quelli che aiutano gli stranieri ad imparare la lingua italiana. Anche per questa nuova edizione si auspica il reclutamento di nuovi volontari, sia per le attività di sensibilizzazione, che di gestione dei servizi propri dell’emergenza freddo (in particolare lo spazio diurno attivo dalle 17.00 alle 19.00). E’ un’opportunità per fare del bene concretamente entrando far parte della rete di solidarietà del Biellese che si occupa di povertà: è un’opportunità per coltivare speranza. Chi fosse interessato può contattare Caritas Biella tel. 015 22721 int. 233 mail caritas@diocesi.biella.it

Nelle dodici edizioni precedenti nessuno di chi ha chiesto riparo è rimasto fuori. Anche quest’anno tutti i soggetti aderenti alla rete dell’Emergenza Freddo si auspicano – con l’aiuto della comunità Biellese – non solo di raggiungere lo stesso obiettivo, ma anche di continuare a creare le condizioni perchè – come è accaduto a molti – possano lasciare del tutto la vita ‘in strada’.

Chi volesse contribuire può fare un bonifico al seguente IBAN IT 02M0608522300000013890039 intestato all’Associazione La rete.

I dati dell’Edizione 2023-24

Persone accolte:

96 persone transitate tra dormitorio, accoglienza diffusa e ostello,  con 40 persone accolte in media ogni sera

90 persone transitate dal Centro diurno, con 9 persone accolte in media ogni giorno

Durata: garantita la copertura dal 20 novembre al 7 aprile

La generosità dei Biellesi, il costante supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e l’impegno economico dei soggetti sottoscrittori del protocollo ha garantito la copertura delle spese non solo fino al 31 marzo, ma fino al 7 aprile, ovvero oltre le festività pasquali

Raccolta fondi

Sono stati raccolti ben 23700 euro e l’Associazione La Rete si è fatta carico dei costi correlati ai pasti nell’accoglienza diffusa, per un valore di ulteriori 5600 euro.

Il costo complessivo è stato di 77700 euro (inclusi i costi di coordinamento e altri costi ‘indiretti), coperti con 15.000 euro della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, 39.000 euro dai sottoscrittori di cui 5.500 di residuo della raccolta fondi 2022-2023, 23700 euro dalla nuova raccolta fondi.

 

Sottoscrittori Protocollo: Città di Biella, Consorzio I.R.I.S., CISSABO, Caritas Diocesana Biella,   coop. Maria Cecilia, coop. Anteo, Croce Rossa Italiana sez. Biella, Centro Territoriale per il Volontariato, ASL BI, Gruppi di Volontariato Vincenziano, ACLI Biella, Associazione Papa Giovanni XXIII di Biella, Associazione La Rete, Associazione Tunka, Associazione NOmafiebiella.

Progetto realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella.

 

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1 Commento

1 Commento

  1. Soniaganz

    3 Dicembre 2024 at 12:09

    QUANTE PAROLE….A FINE SETTEMBRE FA GIA’ FRESCO….E GLI STRANIERI INVECE SEMPRE AL CALDO, 3 PASTI AL DI’, DOCCE QUANDO VOGLIONO ECC ECC…..CHE IPOCRISIA……PRIMA DELLE 19 MI SEMBRA NON SI POSSA ENTRARE, E ALLE 8 CHIUDE E DEVONO USCIRE….MA VI SEMBRA UNA CLASSE POLITICA QUESTA ,???? CON L’ OSPEDALE VUOTO E DEMOLITO ORA, E’ PURE UNA BEFFA….

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