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A Biella non ci facciamo mai mancare nulla

Sale & pepe, la rubrica di Luigi Apicella

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Le speranze di Biella sul fronte trasporti chi le ha… accise ? Sul tema emergenza acqua, con i bacini di riserva vuoti, non avremo tirato troppo… la Cordar? Sono queste alcune delle domande che in questo inizio di Carnevale molti di noi, tra lo scherzo e il non ci resta che piangere, ci siamo posti leggendo i giornali con le ultime “non news” dal territorio.

Si sa, a Carnevale ogni scherzo vale e nel rispetto di questa tradizione – in ricordo dei bei tempi andati del processo al Babi di Beppe Pellitteri – a Biella non ci facciamo mai mancare nulla. Prendete il tema ferrovie, collegamenti e coincidenze su rotaia: le tante promesse spese negli anni affermando tutto e il contrario di tutto (elettrificazione della rete, poi il tema idrogeno, poi scusate ci siamo sbagliati) ci confermano che qui da noi è carnevale tutto l’anno, una sorta di festa perenne con anche un dolce preferito a farci da cornice: le chiacchiere (o bugie che dir si voglia…).

Le chiacchiere, come dolce, sono buonissime, ma, se ne mangi tante tutti i giorni per anni, rischi alla fine di sentirti male. E a Biella, dopo anni e anni di chiacchiere “indigeste”, alla fine ci si sente “mancare” un po’ tutti, lo si percepisce a tante latitudini.

Chi organizza il Carnevale è abituato a vedere gente, a gioire del fatto che dopo gli anni del Covid, si ritorna con gioia tutti in piazza, ad organizzare le fagiolate, all’insegna della tradizione e della voglia di stare insieme. Sembra di sentirli, gli organizzatori, chiamare a raccolta i cittadini di ogni realtà o quartiere cittadino: “Partecipate, partecipate”…Solo che a Biella questa espressione sembra aver assunto negli anni un nuovo significato: più che prender parte ad un evento condiviso, qui da noi si intende essenzialmente inserire “gli amici degli amici” all’interno di quegli enti locali che hanno quote possedute da Regione, Provincia e Comune. Quello che conta, non è la competenza, l’importante è l’appartenenza politica che trasforma l’evento da condiviso ad “esclusivo”.

La differenza tra le due concezioni di “partecipate” mi sembra chiara, non scandalizza più nessuno perché ne abbiamo viste tante in questi decenni – ma forse è giusto ricordarci tutti – quando ci lamentiamo di manutenzione strade, risorse idriche, rifiuti – come funzionano certe realtà. In tutto questo grande carnevale permanente, tra gli attori principali, come non ricordare il nostro attuale primo cittadino, il Claudio, che noncurante del poco realizzato e del molto millantato, indossando anch’egli una “maschera” valida per tutte le stagioni ci dice che intende ricandidarsi “a sindic” perché la gente lo ferma pregandolo di rimanere.

Nulla di più legittimo, ci mancherebbe, resta soltanto il dubbio che chi tira davvero i fili di questa “candidatura bis” lo faccia sfilare in prima fila, con tanto di coriandoli e complimenti vari, sino all’ultimo giorno utile. Per poi dirgli, in poche parole: “Scusa Claudio, ma ci credevi davvero?! Guarda che era solo una carnevalata”… Al mitico Cucu il divertente compito di capire chi ha preso in giro chi… Nel frattempo, buon carvé a tutti!!

Luigi Apicella

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1 Commento

1 Commento

  1. Giorgio

    3 Febbraio 2023 at 20:11

    bravissimo , complimenti.condivido. il tuo discorso

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