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A 100 euro/ora le prestazioni aggiuntive dei medici di pronto soccorso

Cirio e Icardi: “E’ un atto che sentiamo come un dovere verso chi ogni giorno lavora nella complessità di un pronto soccorso”.

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Passerà da 60 a 100 euro all’ora il compenso per le prestazioni aggiuntive dei medici di pronto soccorso: a stabilirlo un disegno di legge urgente della Giunta regionale approvato questo pomeriggio dal Consiglio, che costituisce un altro degli obiettivi del Piano straordinario predisposto nel dicembre scorso.

“Ci eravamo impegnati a rendere il provvedimento legge entro gennaio e ringraziamo il Consiglio regionale per aver accelerato tutte le procedure rendendolo possibile”, sottolineano il presidente Alberto Cirio e l’assessore Luigi Genesio Icardi, evidenziando che “è un atto che sentiamo come un dovere verso chi ogni giorno lavora nella complessità di un pronto soccorso e che rappresenta anche un incentivo per ridurre l’utilizzo delle esternalizzazioni”.

Durante la discussione in ula, Icardi ha ricordato che “gli accessi impropri sono oltre il 50% e i pronto soccorso stanno svolgendo anche una funzione sociale. Teniamo i pazienti sulle barelle perché i reparti sono pieni. I problemi di oggi hanno una radice antica. Non ci facciamo venire il torcicollo per guardare le responsabilità del passato, ma non possiamo evitare un’analisi storica: se mancano gli urgentisti è per una sciagurata organizzazione della formazione”.

Parallelamente, l’Assessorato alla Sanità sta avviando il confronto con le organizzazioni sindacali del comparto per l’adeguamento del valore economico delle prestazioni aggiuntive anche per gli infermieri e gli altri operatori.

Un’altra azione del Piano straordinario è in vigore da giovedì 12 gennaio: nella piattaforma creata nel periodo Covid per monitorare le strutture residenziali è stata inserita una nuova sezione che consente a Rsa e Cavs (Centri di assistenza a valenza sanitaria) di caricare quotidianamente i posti liberi a disposizione.

Immagine di repertorio

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