Cronaca
Sappiamo che guardi film porno: paga o lo diciamo a tutti
Anche a Biella sono decine gli utenti che in questi giorni si sono recati in Questura segnalando di aver ricevuto una strana email, in lingua inglese o in italiano, che reca nell’oggetto il loro indirizzo di posta elettronica magari con una password, attuale o passata. Il mittente della email informa di essere riuscito a ottenere il controllo del dispositivo (Pc o telefono) e della webcam e di aver girato, all’insaputa degli utenti un filmato, che li ritrae intenti a guardare film pornografici. Prosegue minacciando che, se non si procede al pagamento di un riscatto (rigorosamente in bitcoin), egli diffonderà il presunto video intimo a un elenco di contatti (familiari ed amici), di cui disporrebbe grazie a un presunto, precedente accesso abusivo ai profili social.
«Attenzione – è l’appello della Polizia Postale -, nulla di tutto ciò è reale: è solo l’ultima modalità con la quale criminali informatici senza scrupoli tentano di terrorizzare gli utenti, per consumare una vera e propria cyber-estorsione. Si ricorda che è tecnicamente impossibile, infatti, che chiunque, pur se entrato abusivamente nella casella di posta elettronica, abbia potuto – per ciò solo – installare un virus in grado di assumere il controllo del vostro dispositivo, attivando la webcam o rubando i vostri dati».
Come comportarsi in questi casi? Mantenere la calma: il criminale non dispone, in realtà, di alcun filmato che ci ritrae in atteggiamenti intimi né, con tutta probabilità, delle password dei profili social da cui ricavare la lista di amici o parenti; non pagare assolutamente alcun riscatto: l’esperienza dimostra che, persino quando il criminale dispone effettivamente di nostri dati informatici, pagare il riscatto determina quale unico effetto un accanimento nelle richieste, volte a ottenere ulteriore denaro.
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