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Un solo pensiero in casa Angelico: Alan Voskuil

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Sono ore decisive per il futuro di Alan Voskuil.

Le condizioni del tiratore Usa – con passaporto danese – sono note a tutti da ormai diverso tempo: Voskuil soffre ancora per i postumi del brutto infortunio alla caviglia rimediato nel corso del ritiro precampionato a Bormio.

Sono ore decisive per il futuro di Alan Voskuil.

Le condizioni del tiratore Usa – con passaporto danese – sono note a tutti da ormai diverso tempo: Voskuil soffre ancora per i postumi del brutto infortunio alla caviglia rimediato nel corso del ritiro precampionato a Bormio. La scorsa estate il giocatore si era fermato per qualche giorno, poi aveva ripreso a lavorare e per tutto il girone di andata e la prima fase di EuroChallenge aveva dato un contributo fondamentale alla causa rossoblù. Ma il problema non era affatto risolto ed è risaputo già da diverse settimane che la prossima estate sarebbe in programma un intervento chirurgico per risolverlo.

Purtroppo, però, negli ultimi tempi l’infortunio ha presentato il conto. Il giocatore accusa parecchio dolore, tanto da fare parecchia fatica a sprintare per uscire dai blocchi e pure per caricare il tiro. Per non parlare poi delle rotazioni difensive, dove giocoforza si trova spesso in ritardo nel dover inseguire l’avversario. A questo si è poi aggiunto da qualche tempo un guaio di natura tendinea a una spalla. Il che non aiuta di certo. Anzi, complica e non poco un quadro clinico che di per sé non appare propriamente “bellissimo”, per così dire.

Voskuil appare in logica difficoltà da almeno quattro-cinque partite, pur senza prendere in esame l’ultima sfida a Mantova, dove si è presentato in campo praticamente senza allenamenti in quanto la scorsa settimana ha dovuto fare i conti con una forma influenzale che gli ha provocato le fastidiosissime placche in gola, costringendolo a sottoporsi a una cura antibiotica.

«Alan è un ragazzo generosissimo – ha spiegato il general manager rossoblù Marco Sambugaro poche ore prima della riunione di ieri -. Dimostra un attaccamento pazzesco a questa maglia e nutre un profondo rispetto nei confronti dei compagni. Fosse per lui giocherebbe sempre. E’ innegabile però come la caviglia gli crei non pochi problemi. Lui non intende arrendersi, ma ad oggi non è assolutamente da escludere la possibilità di un suo stop».

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