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“Spero mi consideriate uno di voi, vi voglio bene”

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E a stretto giro di posta dalla bellissima lettera inviata da Giacomo Bloise a Pallacanestro Biella, ecco – nella notte tra martedì e mercoledì, poche ore dopo aver ufficializzato il proprio passaggio a Cantù – il commovente post pubblicato sul proprio profilo facebook da Marco Laganà. Semplicemente senza parole…

E a stretto giro di posta dalla bellissima lettera inviata da Giacomo Bloise a Pallacanestro Biella, ecco – nella notte tra martedì e mercoledì, poche ore dopo aver ufficializzato il proprio passaggio a Cantù – il commovente post pubblicato sul proprio profilo facebook da Marco Laganà. Semplicemente senza parole…

“Vi ringrazio, tutti. Ad uno ad uno. Ognuno di voi mi ha insegnato qualcosa. Sono stai quattro anni meravigliosi. Ricordo come fosse ieri il momento in cui Fede mi aspettava con i miei genitori nel tavolo al The View per pranzare appena arrivato a biella. Ricordo la prima stretta di mano con Sora e con Canc. Ricordo Alberto Savio che, durante l’allenamento, si lancia dall’altra parte del palazzetto per andare a dargli il benvenuto a Biella. Ricordo l’esordio in serie A contro Caserta, il primo canestro a Siena. Mi ricordo di tutto, cose belle e brutte. Ricordo di Poppi che durante la partita di calcio a Salice d’Ulzio si stira e cade a terra. E di conseguenza anche noi tutti a terra… dalle risate. Ricordo Marco Atripaldi, e i suoi cazziatoni spronanti negli spogliatoi. Ricordo Marco e i suoi trattamenti all’Azimut il giovedì pomeriggio. Ricordo zio Gabri, e tutti i consigli che mi ha dato in questi anni. Ricordo i dottori Chicco e Gianni, che scherzando tra di loro erano il mio fan club. Ricordo il doc Garavoglia, che mi ha invitato a cena un milione di volte. Ricordo Gigi, e tutti i biceps and triceps che mi ha fatto fare. Ricordo Franz Viola, sempre pronto a scherzare e a fare il cazzo e con noi. Ricordo gli anni delle giovanili, in cui ho fatto parte di una squadra fantastica e simpaticissima. Ricordo Michele De Luca e Piero Daneo, che ci accompagnavano dappertutto. Ricordo Biso, che da assistente allenatore il primo anno mi ha insegnato moltissimo. Ricordo Ale Giuliani, quando mi chiamava buddace. Ricordo Moncio quando discutevamo in foresteria davanti ad una partita in televisione. Ricordo Robi Marocco, che, insieme a Luca Perona, mi hanno seguito alla grande nella mia riabilitazione e nella mia preparazione atletica. Ricordo Poppi, probabilmente il mio migliore amico all’interno della società. Ricordo Canc, che con le sue urla mi ha fatto diventare un giocatore. Ricordo Fabio, che mi ha dato in mano le chiavi di una squadra di serie A a soli vent’anni. Ricordo Fede, che mi ha trattato come fossi veramente suo figlio e mi ha migliorato come persona e cestista. Ricordo la famiglia Angelico, che mi è sempre stata vicina. Ricordo Marco Lino, che praticamente viveva con noi in spogliatoio. Ricordo tutti i compagni di squadra che ho avuto in questi anni, molti dei quali ora sono diventati miei amici. Ricordo tutta la gente, che mi ha sempre voluto bene e a cui ho voluto bene. Sono arrivato che ero un bambino, vado via che sono un ometto, mi avete dato la possibilità di crescere, di sbagliare, di imparare, di dimostrare ciò che so fare meglio, di farmi volere bene, di essere apprezzato, di vivere in un ambiente sano, di studiare, di farmi sentire a casa, di fare quello che amo… Giocare a pallacanestro. Sarete sempre nel mio cuore, non vi dimenticherò mai. Spero mi consideriate uno di voi, anche ora che sono lontano e gioco in un’altra squadra. Vi voglio bene, Marco. #9”

 

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