Sport
“Pretendiamo rispetto per noi e per le regole”
Domani sera al PalaRuffini di Torino si gioca il terzo appuntamento della serie Angelico e Manital. Una serie che, anche alla luce di quanto ammirato in gara1 e gara2, si preannuncia intensa e spettacolare fino in fondo. Ma non si è ancora placato l’eco della seconda partita, quella di martedì al Forum.
Domani sera al PalaRuffini di Torino si gioca il terzo appuntamento della serie Angelico e Manital. Una serie che, anche alla luce di quanto ammirato in gara1 e gara2, si preannuncia intensa e spettacolare fino in fondo.
Lo spettacolo di gara2
Ma non si è ancora placato l’eco della seconda partita, quella di martedì al Forum.
Avvio di gara piuttosto equilibrato, con Hollis e Chillo a guidare Biella e l’energia di Mancinelli a dare la spinta a Torino. Poi un break di 12-0 ha permesso alla Manital di prendere il primo vantaggio consistente del match (11-24), con due triple di Steele e la concretezza di Bowers. Mani piuttosto fredde per i rossoblù dall’arco, da dove è andato a segno il solo Hollis. Proprio allo scadere dell’ultimo minuto, un tecnico a coach Pillastrini ha consentito ai padroni di casa di smuovere il tabellone. Il secondo quarto si è aperto con l’ennesimo atto di protagonismo di una terna arbitrale assolutamente indegna di dirigere a questo livello: Lombardi stoppa Evangelisti e poi dall’altra parte inchioda a una mano una schiacciata ad altezza siderale, coach Corbani esulta con la panchina e si becca incredibilmente un fallo tecnico (!). Una autentica vergogna, con il Forum letteralmente imbufalito. Grande energia comunque da parte di Biella, che rientra sino al -4, medesimo divario anche al riposo lungo (Angelico 37-Manital 41).
Hollis apre il secondo tempo, ma la Manital piazza un parziale che spacca in due la sfida. Il vantaggio torinese arriva sino al 57-39, prima di una bomba di Hollis. Solo in avvio di ultima frazione Voskuil trova finalmente la retina dall’arco, ma ormai è troppo tardi, anche se lo stesso numero 20 firma pure il -10 (70-80) quando però manca poco più di un minuto. Finisce dunque 85-70 per Torino.
La reazione della società
La questione arbitrale non è andata giù a Pallacanestro Biella. Tanto che nelle mattinata di giovedì il club ha indetto una conferenza stampa nel quale si è parlato soprattutto di rispetto delle regole.
A prendere la parola per primo è stato il presidente Massimo Angelico: “Abbiamo deciso di convocare questo incontro con i media perché dopo gli spiacevoli episodi avvenuti martedì ci tenevamo a ribadire alcuni concetti già accennati dal nostro gm in conferenza stampa al termine della sfida di martedì. Punto primo: rinnoviamo i complimenti a Torino per la vittoria ampiamente meritata. Punto secondo: nelle vesti di presidente di questa società, prima di andare a puntare il dito sugli avversari, rinnovo pubblicamente le scuse a giocatori e tesserati della Manital che sono stati insultati dal nostro pubblico. Tollero gli striscioni e l’ironia che fanno parte del clima “da derby”, ma non tollero gli insulti, gli sputi o il lancio di oggetti. Sono atteggiamenti che non fanno bene allo sport, non fanno bene al movimento cestistico e non fanno bene all’immagine della nostra società, riconosciuta da tutti tra le più sportive e appassionate. A tal proposito sarà mia cura confrontarmi con i responsabili del tifo organizzato per rientrare quanto prima nei giusti binari. Punto terzo: gli arbitri possono sbagliare, è umano così come sbagliamo tutti, però ci sono delle regole che vanno rispettate. Martedì ci sono stati degli episodi che non mi sono piaciuti e delle regole che non sono state rispettate. Ho profonda stima per i dirigenti di Torino e sono sicuro che tutto ciò sarà stato fatto presente ai loro tesserati. Nessuno deve avere il diritto di condizionare gli arbitri, né chi ha una squadra di giovani, ma con un’esperienza più che decennale in serie A alle spalle, né chi ha una squadra di grandi campioni ma che è una neopromossa in questa categoria. Mi è giunta voce anche che qualcuno ha sospettato che il fallo fatto a Gergati in occasione di gara1 fosse stato intenzionale. Non scherziamo, non posso nemmeno pensare che ci siano persone vicine alla società torinese che possano anche solo immaginare una cosa simile. Auguro a Lollo Gergati, nostro ex giocatore, di rivederlo presto in campo. Ultimo punto: non deve succedere che persone della società ospite, o vicine ad essa, a bordo campo prima dell’inizio della partita provochino i nostri tesserati. Questo si chiama rispetto dell’avversario e rispetto che deve avere chi viene ospitato. Personalmente quando mi capita di seguire la squadra in trasferta, mi viene assegnato un posto a sedere e lì rimango per tutta la durata della partita. Nessuno vuole togliere a Torino i meriti di questa stagione, hanno riportato in città la passione per la pallacanestro, sono stati bravi a riempire il palazzetto e hanno messo in squadra grandi giocatori, ma il rispetto delle regole non deve mai venir meno”.
Prende in seguito la parola il general manager rossoblù Gabriele Fioretti: “Ribadisco quanto detto martedì, Torino ha vinto meritatamente la partita sul campo. Tutto quello che invece è successo a contorno, come i ripetuti colloqui in gara1 tra l’allenatore avversario e il commissario, per proseguire con gli episodi di gara2, dalla scarpa lanciata da Mancinelli al calcio dato alla stessa da coach Pillastrini, oppure gli innumerevoli e ininterrotti colloqui degli elementi di maggior curriculum e fama con gli arbitri, a far pesare il proprio passato o il proprio nome. Non hanno nulla a che fare con lo sport, inoltre ci sarà modo di valutare più approfonditamente a fine serie la giusta strada da intraprendere a riguardo di alcuni episodi avvenuti al termine di gara1 e prima di gara2. Ora concentriamoci su gara3, sono sicuro che sarà una bella partita di pallacanestro e una festa per lo sport piemontese e nazionale, con una terna arbitrale adeguata all’importanza della gara. Ci tengo a ribadire che, con queste nostre dichiarazioni, stiamo parlando di quanto avviene a latere delle partite che hanno avuto l’esito deciso dal campo in maniera corretta e regolamentare. La nostra vittoria in gara1 è stata meritata così quanto la vittoria della Manital in gara2. Ma quello che è stato il contorno invece non è tollerabile e non lo tollereremo in futuro”.
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