Sport
Le ultime mosse del governo non tutelano i lavoratori dello sport
La Cgil organizza una video-conferenza per discutere dei problemi
«Neanche questa volta si è riusciti a mettere ordine nel mondo del lavoro legato allo sport».
Così Roberto Panella, responsabile della Cgil per i lavoratori autonomi, subordinati e partite Iva, commenta il recente decreto legge (numero 120 dello scorso 29 agosto, ndr) che avrebbe dovuto porre rimedio, secondo le intenzioni del Governo, agli antichi problemi legati all’attività di istruttori, preparatori, allenatori, arbitri e quanti operano in società sportive, sia quelle dilettantistiche sia quelle professionistiche.
«Si tratta di un contesto che rappresenta una vera e propria giungla, nella quale a farne le spese sono ovviamente i lavoratori e le lavoratrici, che si trovano spesso sotto ricatto rispetto a dirigenti e presidenti – argomenta invece Alessandro Marra, referente per la Federazione Lavoratori della Conoscenza -. In questo settore, a vario titolo, lavorano e operano persone ad alta specializzazione professionale, in possesso di laurea o titoli importanti, ma di fatto trattati sempre e solo come collaboratori occasionali o poco di più. Senza contare situazioni di vero e proprio lavoro in nero e di finto volontariato. Dopo tante attese e promesse, è arrivato questo nuovo decreto legge che in nulla però ha migliorato la situazione generale, non risolvendo per niente i problemi specifici del settore».
E ancora, insistono i due sindacalisti: «L’obiettivo annunciato dalla riforma dovevano essere maggiori garanzie in termini pensionistici e contributivi per i lavoratori, attraverso norme chiare e certe, per tutelarsi a fronte di prestazioni lavorative e professionali spesso di alto livello. Invece da quanto abbiamo letto in gazzetta ufficiale, nulla sostanzialmente cambia in termini normativi, non aiutando né i lavoratori né le società sportive che volessero davvero regolarizzare tutta una serie di rapporti di collaborazione e di lavoro. In questo contesto, nel Biellese, si trovano approssimativamente diverse centinaia di persone che operano negli scenari più vari: palestre o piscine, passando per i tantissimi club delle innumerevoli discipline sportive tra giovanili e seniores presenti sul territorio».
Proprio per fare chiarezza sull’operato del Governo e acquisire consapevolezza dei diritti di ogni lavoratore, la Cgil organizza una video-conferenza, aperta a tutti, a partire dalle 17.30 di martedì 19 settembre.
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