Sport
Il Cagliari esonera Stefano Capozucca
Il direttore sportivo ha pagato il pessimo avvio in serie B dei rossoblù
I primi due mesi del Cagliari nel campionato di serie B non sono stati all’altezza delle aspettative. Al momento i sardi sono addirittura fuori dalla zona play-off.
A pagare per tutti, per una volta, non è stato l’allenatore (Fabio Liverani è rimasto per il momento sulla panchina rossoblù, ndr) bensì il direttore sportivo. Un esonero a sorpresa, ma non troppo, che mette fine alla seconda avventura in Sardegna di Stefano Capozucca.
Romano di nascita, ma che all’ombra del Mucrone conoscono bene per i trascorsi da calciatore prima (dal 1975 al 1984) e brevemente da presidente poi della Biellese, Capozucca era tornano a Cagliari nel 2019 dopo una prima esperienza tra il 2015 e il 2017. Negli ultimi tempi i rapporti con il presidente Tommaso Giulini erano ridotti ai minimi termini e l’interruzione del rapporto ne sarebbe solo una conseguenza (lascia però perplessi il timing della decisione, ndr).
Ricevuta comunicazione da parte del club, il 67enne dirigente ha immediatamente lasciato l’Isola, ma prima ha voluto salutare il gruppo con una lettera che la squadra ha ricevuto l’indomani direttamente ad Asseminello.
Il testo della lettera
“Cari ragazzi, non è facile per me, ma è arrivato il momento di salutarsi. Mi spiace non farlo di persona, ma l’emozione è talmente forte che purtroppo non sarei riuscito a spiegare. Il Cagliari rappresenta tanto (a volte tutto) per tanta gente. Penso ai tifosi che ci accompagnano sempre, a quelle persone che non si perdono una notizia pur frequentando meno lo stadio per via del loro lavoro. A chi di loro purtroppo un lavoro non ce l’ha, ai tanti emigrati che incontriamo in ogni trasferta. Noi abbiamo la magia di alleviare le loro preoccupazioni, dargli la forza per superarle. Quel giorno (in riferimento allo 0-0 di Venezia dello scorso 22 maggio che ha decretato la retrocessione del Cagliari dalla serie A, ndr) abbiamo dato a quella gente un dispiacere enorme. E io ho sentito di aver tradito la fiducia di un intero popolo. Da qui la decisione di restare con un impegno: quello di far rivivere a tutti il campionato del 2015/2016, quello della pronta risalita, dei festeggiamenti di Bari, dell’arrivo in aeroporto avvolti dall’entusiasmo dei tifosi. Chi è restato rinunciando ad altre offerte, chi è arrivato qui per mettersi in gioco. Fate tutti parte di quel grande disegno iniziale. Abbiamo trovato delle difficoltà, niente di insuperabile. Ma dovete essere una famiglia. Vi chiedo una cortesia: realizzate il sogno. Per la gente di Cagliari e della Sardegna, per voi stessi e anche per me. Il mio cuore resterà sempre con voi”.
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