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Argento iridato per Simone Dama

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Continua la bella favola, per ora senza fine, di Simone Dama. Il portacolori della Delfino Biella è infatti reduce dalla 13esima edizione dei Campionati Mondiali Giovanili di nuoto pinnato – disputati a Chania, sull’isola di Creta – dove ha scritto il capitolo più bello della sua ancora giovane carriera agonistica.

Continua la bella favola, per ora senza fine, di Simone Dama. Il portacolori della Delfino Biella è infatti reduce dalla 13esima edizione dei Campionati Mondiali Giovanili di nuoto pinnato – disputati a Chania, sull’isola di Creta – dove ha scritto il capitolo più bello della sua ancora giovane carriera agonistica.

Dama ha infatti conquistato la medaglia d’argento sulla distanza dei 6mila metri, preceduto solamente dal padrone di casa, Vassilios Katsiaras. Nello specchio d’acqua antistante il porto di Chania, su un percorso di 750 metri da ripetere otto volte, il nuovo vicecampione del mondo è stato protagonista grazie a una perfetta strategia di gara. Dapprima ha imposto un ritmo molto sostenuto, portando sin dal primo giro a una significativa scrematura dei concorrenti e quindi ha controllato gli avversari, cercando di preservare il più possibile le energie per il finale. Al passaggio del settimo giro erano ancora in quattro a giocarsi le restanti due medaglie, in quanto l’atleta greco era riuscito ad avvantaggiarsi significativamente, ma a questo punto con una frazione impostata sulla progressione il biellese è riuscito a vincere la resistenza di un rivale russo e di uno egiziano, presentandosi così all’ultima boa – distante appena 100 metri dal traguardo – appaiato a un secondo nuotatore egiziano, Mohammed Abd El-Hafez. A questo punto, in virtù di un autentico capolavoro tattico, nella virata decisiva ha ottenuto quel vantaggio di cinque metri che gli ha successivamente permesso di conquistare il secondo posto finale tagliando la linea dell’arrivo e fermando le lancette del cronometro sul tempo di 1h00’09”.

Dopo l’entusiasmante rush finale, commovente è stato il pianto liberatorio di Simone Dama, che ha ricevuto le congratulazione da parte di tutti i compagni della nazionale e dei tecnici, in un grande abbraccio azzurro, in festa per la conquista dell’unica medaglia italiana centrata dalla spedizione in terra ellenica.

La prestazione di Dama assume ancora maggiore significato se si pensa che al mattino il nuotatore laniero aveva disputato la staffetta 4x2mila mista con i compagni Federica Verdoya di Genova, Stefano Konjedic di Torino e Nicole Lunghi di Orbetello. Nella sua frazione Dama ha portato la squadra dal sesto al terzo posto, realizzando il secondo miglior tempo di tutta la gara con il crono di 19’47”, alle spalle del colombiano Millian Hernandez (19’34”). La gara, vinta dalla staffetta greca in 1h20’30”, si è concluso con il quarto posto e la platonica medaglia “di legno” per l’Italia, al traguardo in 1h24’04”, un tempo che è valso il nuovo primato giovanile nazionale.

In precedenza Simone Dama era stato impegnato nelle gare in piscina: negli 800 np ha chiuso al 16esimo posto con il tempo di 7’09”42 (oro allo sloveno Adam Bukor in 6’29”21), poi 20esimo nei 400 np in 3’22”81 (successo per il russo Igor Zhurman in 3’00”42 con il nuovo record mondiale), ancora 16esimo nei 1500 np in 13’44”92 (vittoria del già citato Hernandez in 12’46”89), settimo nella staffetta 4×200 con Nassi-Di Laura-Konjedic in 6’00”65 con tanto di nuovo record italiano giovanile (oro alla staffetta russa in 5’34”29, primato del mondo) e infine ottavo nella staffetta 4×100, sempre con gli stessi compagni, in 2’36”76 (oro alla Russia in 2’24”01).

Gran parte del merito per questi eccellenti risultati ottenuti da Simone Dama deve essere condiviso con l’allenatrice – nonché presidentessa della Delfino Biella – Monica Facelli, che lo ha saputo pazientemente portare a un tale livello in seguito a sedute di lavoro specifiche, seguendolo poi personalmente anche a Creta in modo tale da non fargli mancare l’appoggio morale e tecnico di chi conosce perfettamente il proprio atleta. Indispensabile anche l’operato del preparatore atletico Benito Dell’Aira, che tanto ha contribuito allo sviluppo fisico del ragazzo e infine la disponibilità della piscina di Lessona, che ha concesso a Simone una corsia da 50 metri per poter ottimizzare la preparazione.

Le considerazioni finali sull’edizione 2014 dei Campionati Mondiali Giovanili dicono che su 24 nazioni partecipanti – con 198 atleti impegnati in totale – dieci paesi hanno vinto almeno una medaglia d’oro. La Russia si è confermata di un altro pianeta, aggiudicandosi in totale 42 medaglie (17 ori, 16 argenti e 9 bronzi) e stabilendo ben otto nuovi primati mondiali, a dimostrazione di uno strapotere frutto di una perfetta programmazione, sicuramente mancante in Italia. La nazionale azzurra si è infatti classificata al 13esimo posto nel medagliere, in virtù della sola medaglia di argento conquistata appunto dal biellese Simone Dama.

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