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Angelico, calma e gesso

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Il concetto è il medesimo di sette giorni fa. “Calma e gesso”. Bisogna evitare gli eccessi e soprattutto di creare un allarmismo fuori luogo. La situazione in casa Pallacanestro Biella non è delle migliori, questo è fuori da ogni dubbio, ma nemmeno è così drammatica come in alcuni casi la si cerca di far passare. Ad oggi non ci sono ancora partite decisive. Importanti assolutamente sì, ma decisive proprio no. Non lo era quella con Barcellona e non lo sarà nemmeno Benacquista Latina-Angelico Biella, in programma oggi al PalaBianchini (palla a due alle tradizionali 18).

Il concetto è il medesimo di sette giorni fa. “Calma e gesso”. Bisogna evitare gli eccessi e soprattutto di creare un allarmismo fuori luogo. La situazione in casa Pallacanestro Biella non è delle migliori, questo è fuori da ogni dubbio, ma nemmeno è così drammatica come in alcuni casi la si cerca di far passare. Ad oggi non ci sono ancora partite decisive. Importanti assolutamente sì, ma decisive proprio no. Non lo era quella con Barcellona e non lo sarà nemmeno Benacquista Latina-Angelico Biella, in programma oggi al PalaBianchini (palla a due alle tradizionali 18).

Del resto siamo solamente alla quarta giornata di andata e seppure i rossoblù non hanno iniziato bene la stagione 2015/2016 di serie A2, ci sono ancora altre 27 partite da giocare, compresa quella di domani appunto contro Latina. Anche perché bisogna esaminare con la massima razionalità quello che è stato sino ad oggi. Del resto le sconfitte contro Agrigento e Casale si potevano tranquillamente mettere in conto alla vigilia del via, mentre l’unico ko che si poteva e soprattutto doveva cercare di evitare era quello con Barcellona, rivale sicuramente non imbattibile. Certo è che se Centanni non avesse giocato la “partita della vita”…

Detto questo, è ovvio che l’Angelico debba andare a Latina per tentare in ogni modo il colpaccio, per conquistare quella vittoria, la prima stagionale, che magari potrebbe sbloccare – più psicologicamente che fisicamente – il gruppo e restituire serenità a un ambiente che nelle ultime settimane ha già iniziato qualche processo di troppo. Qualche piccolissima preoccupazione in settimana per il colpo a un occhio subito da Ferguson (in un contatto in allenamento con Pollone), subito rientrata e poi la squadra è partita alla volta del Lazio con il nuovo pullman dell’Atap.

«Sarà senza dubbio una partita difficile e insidiosa – è l’analisi della vigilia di Michele Carrea -, anche perché, come avevamo ribadito in sede di presentazione della stagione, tutte le squadre del girone sono competitive. E Latina, oltre ad avere un roster appunto competitivo, mette in campo un basket bello e produttivo. Noi dovremo compiere un ulteriore sforzo per essere “totali”. Nelle ultime due partite siamo stati precisi nel togliere i punti di forza delle rivali (Blizzard a Casale e Loubeau a Barcellona, ndr) ma siamo rimasti spiazzati contro giocatori che ritenevamo meno pericolosi (rispettivamente Bray e Centanni, ndr). Pertanto è necessario essere ancora più attenti a tutti il gioco, cinque contro cinque, senza calare di attenzione. Non possiamo permetterci di essere decisi sulla prima punta se siamo leggeri sulla seconda».

Durante l’ultima settimana un lavoro importante è stato improntato anche sull’aspetto mentale, evidenziato in queste prime tre uscite come il maggiore tallone d’Achille dei rossoblù. E la risposta del gruppo, comunque, è stata encomiabile in termini di impegno e attaccamento alla maglia. «Abbiamo pensato di distribuire i ruoli in modo da non caricare nessuno dei giocatori di eccessiva pressione – ha spiegato il tecnico -, valutando inoltre di cambiare la partenza, che sino ad ora ha rappresentato per noi un handicap troppo pesante. Lo stesso dobbiamo essere in grado di fare nell’ultimo quarto, dove non siamo mai stati capaci di alzare l’intensità. Non pensiamo di poter segnare 27 punti negli ultimi dieci minuti, ma puntiamo a subirne meno, quindi affidiamoci a situazioni nelle quali non serve la tecnica. E di conseguenza dobbiamo aumentare il livello della nostra difesa».

«Mi preme però sottolineare come il gruppo abbia dimostrato una dedizione lodevole – ha concluso Carrea -. Molto spesso, infatti, quando le cose non vanno benissimo i giocatori tendono a privilegiare determinati aspetti anche in allenamento che sono in grado di dare sicurezza, invece i ragazzi hanno sempre seguito i dettami del sottoscritto e dello staff in maniera encomiabile».
Mancano solo due punti, poi tutto potrebbe cambiare… Chissà che Latina – e il nuovo bus – non portino bene…

Andrea Rossetti

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