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Alberto Gilardino si ritira dal calcio giocato
Alberto Gilardino dice addio al calcio giocato. E lo fa alla sua maniera, in punta di piedi.
Alberto Gilardino si ritira, nel futuro la panchina
Non lo vedremo più festeggiare dopo un gol mimando il celebre gesto del violino. Un’esultanza ideata ai tempi del Parma con il compagno Marchionni e diventata un must dopo ogni pallone insaccato. Nel suo futuro c’è la panchina: giovedì a Coverciano ha infatti sostenuto l’esame per ottenere l’abilitazione da allenatore Uefa Pro.
Numeri da record
Numeri da record i suoi: 188 gol in serie A, nella top 10 (è nono insieme proprio a Del Piero e a Signori, ndr) dei migliori marcatori del nostro calcio. Voleva arrivare a quota 200, ma dopo la stagione da incubo tra Empoli e Pescara (il 2016/2017) non ha più avuto chance. In Toscana non scatta il feeling con l’ambiente, mentre in Abruzzo lo frena l’infortunio al ginocchio. L’anno scorso la ripartenza a novembre dalla B, per la prima volta e a 35 anni, 6 reti in 16 partite con lo Spezia. Ora il campione del mondo cossatese ha detto basta per lanciarsi in una nuova sfida.
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