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Va bene i platani, ma il vero scandalo è spendere 2,2 milioni per piazza Duomo
La sorgente di tante lacrime è un post di Anna Dellavalle (peraltro una mia collega ristoratrice del Piazzo) affranta per il taglio dei primi sei platani sul lato nord di piazza Duomo, come da progetto di riqualificazione della piazza in itinere da almeno dieci anni ( seguirà a ruota l’abbattimento di quelli sul lato sud ). Cara Anna, certo che siamo un Paese (e una città) ben curioso e dalla memoria misurabile in pochi byte, pronto a commuoversi a a mobilitarsi in centinaia di “mi piace” e condivisioni per la foto di un tenero micio o di una pianta, concentrandoci per induzione di chi muove le fila sempre sul dito (e ti testimonio che spesso il dito medio e non l’indice è quello che la politica ci mostra e mai sulla luna.
Ma con tutto il rispetto per i platani, la stessa scia di commenti e kleenex accartocciati davanti al comune di Biella che avrebbe meritato, secondo me, lo sdegno per l’impiego di 2.200.000 euro di soldi interamente pubblici (statali, regionali e comunali ), per rifare una piazza privata, di proprietà del Capitolo di santo Stefano (cioè della Chiesa) proprio non l’ho visto. E dire che, seppure in pochi consiglieri comunali, ci siamo più volte spesi in questi ultimi sei anni, scrivendo e intervenendo (scrissi addirittura al vescovo di Biella invitandolo a desistere e, per conoscenza, inviai copia anche in Vaticano), per optare su una scelta di buon senso che destinasse le risorse per altre priorità solo pubbliche.
Non ho sortito effetto alcuno ed è stato anche politicamente mortificante, lo ammetto, assistere tra la scorsa legislatura e questa, alla saldatura di tutti i voti in consiglio comunale, da fratelli d’Italia, ai fantasmi di forza Italia, alle liste centriste (Dino Gentile in testa), al centrosinistra (per onestà devo sottolineare che il sindaco Cavicchioli ha ottenuto contestualmente un prolungamento della concessione di utilizzo pubblico della piazza Duomo da 50 a 99 anni, io suggerii di chiedere perlomeno la donazione della stessa al comune di Biella), passando dai neo anticlericali (?) di Lega Nord per licenziare un progetto, quello del rifacimento di piazza Duomo che all’ultima definitiva votazione ha visto solo il voto contrario dei due consiglieri M5S e l’astensione del sottoscritto gli unici, quindi, a non accendere neppure la motosega contro i platani. La morale amara, in questa nostra democrazia malata, è capire chi rappresenta chi.
Binito Maria Possemato
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