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Una passione per la montagna lunga 40 anni

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Corrado Martiner Testa, classe 1961, è titolare della centenaria Impresa Costruzioni Vallecervo Martiner s.r.l. e da quasi 40 anni appassionato e assiduo frequentatore delle creste, biellesi e non, che percorre fin dall’adolescenza. Già autore della collana in quattro volumi “Itinerari escursionistici nel Biellese” per la casa editrice Leone e Griffa, dal 2012 collabora con la “Blu Edizioni” di Torino, per le quali ha curato la guida “Passeggiate sulle montagne del Biellese” e il volume “I più bei sentieri della Valsesia”, uscito a maggio.

Corrado Martiner Testa, classe 1961, è titolare della centenaria Impresa Costruzioni Vallecervo Martiner s.r.l. e da quasi 40 anni appassionato e assiduo frequentatore delle creste, biellesi e non, che percorre fin dall’adolescenza. Già autore della collana in quattro volumi “Itinerari escursionistici nel Biellese” per la casa editrice Leone e Griffa, dal 2012 collabora con la “Blu Edizioni” di Torino, per le quali ha curato la guida “Passeggiate sulle montagne del Biellese” e il volume “I più bei sentieri della Valsesia”, uscito a maggio. La sua opera di divulgazione si allarga anche alla rete, dove cura la rubrica “Le Valli del Biellese” su laprovinciadibiella.it ed è su Facebook amministratore di due gruppi per appassionati della montagna.

Come e quando è nata la sua passione per la montagna?
È una passione ereditata dal papà, fin da giovane sono sempre andato in montagna, soprattutto durante i mesi estivi. Nei libri, che devono essere fruibili per tutti, racconto i sentieri normalmente battuti, anche se personalmente amo anche una montagna più impegnativa.

L’escursionismo è un’attività che consiglia a tutti?
Fa bene a livello sia fisico sia mentale e aiuta a staccare dalla quotidianità. Quello che consiglio è di non eccedere, scegliere i sentieri da percorrere in base alle proprie capacità. Meglio dormire un’ora in meno per arrivare in cima più in fretta, a maggior ragione sulle nostre montagne che spesso nel pomeriggio si rannuvolano.

Come si trasforma da escursionista a scrittore?
Concilio la passione per la montagna con quella per la fotografia, le immagini dei libri sono di mia produzione. Cammino con un taccuino in tasca, memorizzando quello che ho attorno, di tanto in tanto fermandomi per scrivere. Esistono centinaia di libri di escursionismo in commercio, ma credo che in quelli da me descritti sia comprensibile che sono stato effettivamente sul posto: evidenzio infatti particolarità di cui solo chi davvero ha percorso i tracciati può rendere conto.

Ogni tanto “espatria” su montagne non biellesi? Quali sono i pregi e i difetti del nostro territorio?
Sulle montagne biellesi ormai mi muovo sporadicamente e soprattutto d’inverno perché le conosco ormai a menadito, d’estate mi sposto solitamente in Val D’Aosta. Il Biellese è ricco di ricordi, comodamente raggiungibile e con un clima un po’ particolare. Si tratta di un territorio che privilegia un escursionismo più ricercato perché la segnaletica è meno limpida e le salite più ripide rispetto a tanti percorsi che si possono trovare in Val D’Aosta, più semplici ed adatti ad un escursionismo di massa.

Qual è il percorso a cui è più affezionato?
 La traversata del monte Cresto in Valle Cervo. Sulla cima è collocata una croce che mio padre ha ideato e portato su a spalle insieme a otto amici nel ’69, divisa in due pezzi, dal peso di 99 kg.

Gaia Quaglio

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