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Salvini aggredito dai fascisti rossi

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L’aggressione a Salvini a Bologna dei fascisti rossi avviene perché questi sono tollerati a diversi livelli come a diversi livelli erano negli anni del ventennio fascista tollerati quelli neri.  Anzi come allora si da voce a chi li giustifica in quanto provocati dalla campagna politica della Lega Nord come i fascisti del ventennio erano provocati dalla campagna politica di Matteotti.

Non so se tutti voi avete visionato su internet la versione dell’accaduto a Bologna raccontata da questi fascisti con i filmati dell’accaduto. Si ripete la stessa storia come nel programma televisivo delle “Iene”, questi mentono sapendo di mentire e raccontano tutta un’altra storia sbugiardati però dalle riprese televisive che non si erano sicuramente accorti che erano state fatte. Inoltre sarebbe  per me interessante sapere che lavoro fanno i loro genitori per capire eventualmente magari solo per uno o per alcuni di loro da quale sottobosco traggono il loro modo di agire.

Stessa cosa era avvenuta a Cossato quando il PD di Cossato aveva appeso dei manifesti vergognosi contro la Lega Nord dove anche io ho agito come le “Iene” prima ho fotografato i manifesti in previsione che poi negassero tutto. Poi ho inviato uno scritto ai giornale denunciando i vergognosi manifesti appesi senza però inviare le fotografie degli stessi. Come avevo previsto dopo la pubblicazione del mio scritto i manifesti vennero fatti sparire ed il segretario del PD di Cossato (che ora siede in consiglio Comunale) responsabile insieme ad altri di tali affissioni rispose sullo stesso giornale scrivendo in definitiva che io non sapevo quello che dicevo e che avevo visto lucciole per lanterne. Allora io mandai una contro risposta al giornale allegando le fotografie dei manifesti affissi in modo che tutti potessero giudicare. Ne la risposta e ne le fotografie furono pubblicate.

Voglio però alleviare un po le colpe del segretario del PD di Cossato in quanto è stato magari spinto dal brutto esempio del suo segretario nazionale di allora, in quanto in quel periodo affissero in tutto Italia, prima che a Berlusconi lanciassero in faccia una statuetta, una serie di manifesti dal tono: “Basta la pazienza è finita”, “Basta non se ne può più” ecc…

A mio avviso è da tempo che bisognerebbe intervenire su queste situazioni in modo che non si propaghino. Spero che per questi fatti di Bologna si applichi almeno quello che si applicava per “Mani pulite” arresto dei responsabili, rigetto dell’istanza di scarcerazione per rischio di reiterazione del reato e concessione poi degli arresti domiciliari dopo sei, otto mesi o di più se in quel periodo ci fossero eventuali elezioni.

Cordiali saluti Padano Alpini

Franco Mino

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