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Noi biellesi, tutti pane e diossina
Reduce da un Expo sfiancante come fritti e come misti di french fries e casi umani, rimango in tema “sprechi evitabili”, in quanto mi sono imbattuta in una concreta soluzione ai rifiuti plastici prodotti dalle mense scolastiche biellesi. Si chiama “Lunch Box” e mi piace così tanto, non solo per la mia irrefrenabile, psicopatica attrazione verso le pietanziere di ogni forma, e neppure per l’accento so british scelto per dare un volto al nuovo eco-progetto tollegnese.
Reduce da un Expo sfiancante come fritti e come misti di french fries e casi umani, rimango in tema “sprechi evitabili”, in quanto mi sono imbattuta in una – finalmente – concreta soluzione ai rifiuti plastici prodotti giornalmente dalle mense scolastiche biellesi.
Si chiama “Lunch Box” e mi piace così tanto, non solo per la mia irrefrenabile, psicopatica attrazione verso le pietanziere di ogni forma, colore o dimensione, e neppure per l’accento so british scelto per dare un volto al nuovo eco-progetto tollegnese. Mi piace perché, neppure al costo di un cono gelato da una pallina di crema, si possono materialmente eliminare all’unisono chili, chili e chili di plastica non più riutilizzabile da chi di dovere perché sporca. Ma soprattutto si è concretizzata, con un’idea semplice ed efficace, la volontà di responsabilizzare alla tutela del nostro ambiente, della nostra città e della nostra salute le nuove generazioni di alunni sporcaccioni oggi, adulti più rispettosi – si spera – un domani.
Facile no? Anziché accatastare nei refettori sacchi e sacchi neri da sicario, contenenti piatti e posate zozze di sugo al pomodoro e pappa santa dei nostri bambini, un unico kit contenente tutto il nécessaire, unicamente da sciacquare la sera in un paio di minuti, ci salverà il culetto e non solo. Il problema, come sempre, è che le cose belle sono per pochi. Com’è possibile che tu, genitore adulto, vaccinato, diossina di secondo nome, nel 2015, possa ancora osare lamentarti della perdita di minuti serali preziosissimi sottratti alla prole per il lavaggio del famigerato Lunch Box di tuo figlio? Com’è possibile che tu, genitore adulto, vaccinato, diossina di secondo nome, nel 2015, possa ancora osare lamentarti del dispendio economico tradotto in detersivo, spugna e acqua corrente per il lavaggio del famigerato Lunch Box di tua figlia? Certe donnucole mi fanno più male dei fritti post Expo. Certi omuncoli meritano tutto il marcio della città che tanto piangiamo.
Slvia Serralunga
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