Attualità
Quali sono i sintomi del covid19? I segnali da non sottovalutare
L’aumento dei contagi e dei ricoveri a causa della seconda ondata di Covid 19 fa crescere anche l’apprensione tra i cittadini. I numeri purtroppo indicano una situazione difficile. Come si evince dal bollettino dei contagi emesso pressoché quotidianamente dall’Unità di crisi della Regione Piemonte, al momento in tutto il territorio i biellesi che risultano essere positivi sono oltre 2.300, come da articolo in questa stessa pagina.
Per questo, se da un lato non bisogna ovviamente lasciarsi prendere dal panico, dall’altro è importante saper riconoscere i sintomi e i segnali più comuni che il nostro corpo manda quando viene “attaccato” dal Covid-19.
A darci qualche informazione in più è la dottoressa Anna Lingua, dirigente dell’Ospedale degli Infermi di di Biella specialista in malattie infettive.
Come compaiono i sintomi, quali sono i segnali di un potenziale contagio nei sintomatici e nei paucisintomatici?
I segnali che possono far propendere verso la possibilità di un potenziale contagio sono diversi e perché si pensi al covid occorre che ci siano più elementi insieme tra dolori muscolari, febbricola o febbre più elevata, rinite, faringite, diarrea e una stanchezza ( astenia) molto marcata.
Come si possono distinguere i sintomi del Covid-19 da quelli di una normale influenza?
I sintomi del covid19 sono per lo più sovrapponibili a quelli dell’influenza. È per tale ragione che – specie in questo periodo stagionale – il vaccino antinfluenzale comunque rappresenta un valido alleato per consentire di demarcare un po’ di più il confine tra le due patologie, escludendone magari uno dei due.
Quando bisogna iniziare a preoccuparsi?
La reale mancanza di fiato a riposo totale può di certo essere un campanello d’allarme da non sottovalutare. In ogni caso, in caso di comparsa dei sintomi generali di cui abbiamo parlato, il consiglio è quello di rimanere a casa rivolgendosi in prima battuta al proprio medico curante che valuterà la situazione e deciderà se opportuno o meno eseguire il tampone, proponendo – qualora fosse necessario – anche di inviare il paziente al pronto soccorso. Attualmente soprattutto per la cura al domicilio non ci sono consolidate terapie; ed è per questa ragione che è fondamentale prevenire il contagio rispettando tutte le misure di sicurezza evitando di recarsi in luoghi chiusi. Un invito che è rivolto a tutta la popolazione e in particolar modo ai soggetti anziani e più fragili.
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