Portate con voi le foto dei candidati e guardateli in faccia

Domani, nella domenica agro-dolce della Democrazia , vestitevi bene, mettetevi qualcosa di colorato, e , ben pettinati e profumati, presentatevi ai seggi col più largo dei sorrisi.

Mi raccomando , portate con voi le foto dei candidati e quando impugnerete il Lapis, guardateli bene in faccia , in quel momento ne scoprirete d’ogni tipo e colore. La faccia incazzata, la faccia guregna, la faccia altera, quella saputella. La faccia affarista, quella arrivista, la faccia socialista diventata forzista. La faccia a banderuola, quella da schiaffi, la faccia devota e con la barba a ciuffi. La faccia da bellona, la chiappa gonfiata, la faccia volgare di chi l’ha “ distribuita”.

La faccia alla Mastella, una faccia senza tara, col culo sulla sedia perfino nella bara. La faccina di Dudù , che, ti piaccia o non ti piaccia, c’hanno intitolato i clubs, c’è da sputarsi in faccia. Se li guardi in faccia, fratello, non puoi sbagliare, non c’è nemmeno bisogno che aprano la bocca, che si insultino, che urlino, che dicano parole. Guarda le fotografie, fissale nell’attaccatura degli occhi, metti la croce sulla faccia meno peggio e a culo tutti gli altri.

Se poi hai la sfortuna, come me, di passare dall’Aquila nella settimana precedente le elezioni, ti si rischiara il cervello, non hai alcun dubbio, alcuna remora, basta che rivedi tra quelle orrende macerie, le bottiglie di spumante, i baci alle vecchiette, le città di legno, i collegamenti televisivi e le prese gigantesche per il culo di un’intera nazione.

L’aquila è spettrale, è ancora un cumulo di macerie. Alle pareti tante foto di ragazzi morti e tante scritte di rabbia verso gli innominabili. Perché e per chi un cittadino dell’Aquila dovrebbe andare a votare? Io mischio e frullo ricordi e facce, parole e comparsate televisive e percorro a piedi quello che era un bellissimo centro storico.

So perfettamente per chi non votare! Buona domenica  di festa.

Beppe Pellitteri

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