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Pietro Novelli e la sua Social media agency

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Niente musica per la Rockbeat di Pietro se pure i ritmi frenetici di post, chat e connessioni WiFi siano il “pane” per una nuova attività di marketing e pubblicità che apre le porte di Facebook, Twitter ecc. alle piccole imprese. Il suo fondatore, Pietro Novelli, un giovane promettente di soli 25 anni di Rockbeat mi informa che è una Social media agency (traduciamo con “una agenzia di comunicazione per le reti sociali”). La sede è nel nuovo Sellalab, che si trova sulle rive del torrente Cervo all’interno delle mura dello storico Lanificio Maurizio Sella risalente al 1800, dove Pietro ha già lavorato per circa due anni occupandosi della gestione dell’immagine del gruppo Banca Sella sui social network.
Sellalab è diventato da poco anche uno spazio di co-working (ossia di condivisione di spazio lavorativo pur mantenendo un’attività indipendente) dove professionisti del mondo digitale possono scegliere di lavorare, crescere e confrontarsi.
“Da Gennaio – mi racconta Pietro – dopo aver presentato le mie dimissioni, ho avviato una Social Media Agency e mi occupo quindi della gestione dell’immagine delle imprese biellesi e nazionali sui social network. La nostra consulenza varia dalla fornitura della parte creativa per le azienda già strutturate al presidio dei canali e di tutti i processi annessi. Oltre questo facciamo anche corsi di formazione ad hoc per brand e piccole medie imprese formando quindi il personale e prepararlo al cambiamento che ormai il mercato di oggi ci impone”.
Novelli e il suo staff hanno anche pensato ad un prodotto a costi ridotti per le piccole e medie imprese con l’obiettivo di ottimizzare i costi in pubblicità ed aumentare le entrate.
“In collaborazione con Wiman (una startup pugliese) proponiamo – mi spiega ancora Pietro – un servizio di rete hotspot con wi-fi gratis nei locali che permette ai clienti di collegarsi ad internet utilizzando le credenziali di Facebook o Google+; in questo modo i clienti non necessitano di password lunghissime o di registrazioni macchinose per la connessione”.
Secondo Novelli “gli esercenti invece hanno il vantaggio di trasformare un servizio che non ha valore aggiunto in uno strumento di marketing formidabile perché grazie al login tramite facebook avranno la possibilità di registrare nome, cognome, e-mail, sesso ed età dei propri clienti.
Grazie a questi dati potranno inviare proposte profilate sui diversi target di clientela”.
Che significa quanto mi stai dicendo? “Significa – risponde Pietro – che se io vendo scarpe e questo mese ho un prodotto performante per le donne nella fascia tra i 18 ed i 25 anni, potrò inviare la mia offerta alle mie clienti che rispettano detti requisiti così da poter aumentare le possibilità di vendita. Questo servizio inoltre permette di trasformare i clienti in fan su facebook dove poi noi di Rockbeat gestiamo la comunicazione per le imprese”.
Se son rose (o mi piace?) fioriranno… In bocca al lupo a Rockbeat e a Pietro Novelli: qui urgono idee che da falùspe accendano di nuovo il motore dell’economia biellese!

Massimiliano Zegna

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