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Pichetto risponde a Delmastro sul “caso Fuksas”
La lettera dell’Avvocato Sandro Delmastro mi permette di rispondere dando alcuni chiarimenti che credo siano utili per meglio comprendere quanto accaduto tra l’Architetto Fuksas e la Regione Piemonte.
La lettera dell’Avvocato Sandro Delmastro mi permette di rispondere dando alcuni chiarimenti che credo siano utili per meglio comprendere quanto accaduto tra l’Architetto Fuksas e la Regione Piemonte.
La Giunta Ghigo lanciò un concorso di idee valutate da un’apposita commissione composta da professionisti ed addetti ai lavori che scelse il lavoro di Fuksas preferendolo ad altre proposte; la Giunta Bresso incaricò lo stesso Fuksas modificando però il progetto e la localizzazione rispetto all’ipotesi originale e procedendo con un leasing in costruendo con Monte dei Paschi di Siena e con Coopsette e Cmb.
In seguito le parcelle presentate da Fuksas, per un ammontare di 22 milioni di euro, sono state formalmente segnalate alla Corte dei Conti dalla Giunta di centro-destra con la precisa richiesta della verifica di congruità; la Corte dei Conti, pertanto, è stata coinvolta a tutela e supporto dell’amministrazione regionale. Occore quindi sottolineare che quanto emerso dai media relativamente a notizie e cifre legate al progetto Fuksas, è la diretta conseguenza dell’attività trasparente che la Giunta di centro destra ha condotto.
Relativamente ai 2,7 milioni di supervisione artistica a cui si faceva riferimento occorre precisare che questa fu una conseguenza scaturita da una clausola del contratto firmato dalla Presidente Bresso e che il sottoscritto si è limitato a verificarne, anche in questo caso, la congruità demandando agli uffici regionali tale verifica. Va inoltre chiarito, per onor di cronaca, che non c’è stata alcuna proposta per contenere le pretese dell’Arch. Fuksas e non sarebbe nemmeno stato possibile visto che ad oggi la procedura di verifica di congruità della Corte dei Conti non si è ancora conclusa; i 400.000 euro a cui faceva riferimento nella lettera l’Avv. Delmastro (in realtà la cifra corretta è di 250.000 euro), sono quanto emerso dalla valutazione degli uffici regionali nel caso la Regione Piemonte si fosse trovata nella posizione di dover comunque pagare.
Mi rendo conto che molti di questi aspetti, proprio perché particolarmente tecnici, possano essere mal interpretati, per questo ho sentito il dovere di chiarire ai lettori eventuali dubbi sollevati dalla lettera dell’Avv. Delmastro.
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