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Oggi pomeriggio Biella scende in piazza: “Il Covid si può affrontare senza chiudere le attività”

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BIELLA – Comune di Biella e Prefettura hanno dato il nullaosta per la manifestazione “Scelgo di vivere” in programma oggi domenica 1 novembre, a partire dalle ore 16 in piazza Vittorio Veneto a Biella.

L’appuntamento è stato organizzato da Claudio Canessa, proprietario di una palestra di Vigliano Biellese, e dalla parrucchiera Rosanna Gatta di Chiavazza, il cui messaggio (“Scelgo di vivere rischiando di non morire piuttosto che non vivere rischiando di morire”) lanciato sul web ha immediatamente raccolto numerose adesioni coma dimostra la pagina dell’evento che ieri pomeriggio ha superato i 200 “mi piace”.


Nel corso della manifestazione che gli organizzatori chiedono che sia “silenziosa”, ordinata e pacifica saranno previsti numerosi interventi a carattere “non polemico”, “silenzioso” «ma finalizzati a far conoscere le difficoltà che il personale sanitario ed ognuno di noi, dall’artigiano al ristoratore, dalla mamma alla casalinga, dall’imprenditore all’artista, dallo sportivo al pensionato stanno vivendo in questi giorni».


«Oggi e nei giorni a venire – affermano i due organizzatori – non avremo bisogno di gente che urla, ma di persone che sussurrano e si fanno sentire. In un mondo che urla noi saremo le persone che sussurrano. Il “silenzio” che accompagnerà questo evento sarà più rumoroso di mille parole, arriverà più lontano di qualsiasi pensiero».


A differenza di alcuni gruppi che scendono in piazza negando la pandemia stessa, “Scelgo di vivere” riconosce le difficoltà di carattere sanitario: «Siamo i primi a riconoscere la diffusione di questa pandemia e la gravità degli eventi. Riconosciamo lo sforzo delle persone impegnate “in prima linea” in questa emergenza, il personale medico, infermieristico e sanitario, riconosciamo il dolore delle famiglie che hanno visto i propri cari ammalarsi gravemente o abbandonarli. Nel difendere il diritto al lavoro, quel lavoro indispensabile al sostentamento del singolo, della propria famiglia, della società in cui crediamo fermamente e della vita stessa, riconosciamo la gravità degli eventi senza nulla negare, ma ne ipotizziamo oggi una possibile convivenza. Con questo si intende auspicare un sistema alternativo alla chiusura delle attività, capace di garantire salute e lavoro in equa misura dando soprattutto grande importanza ai controlli mirati in tutti i settori, controlli finalizzati a consentire a tutti i lavoratori di attuare e rispettare le condizioni di sicurezza adeguate per i propri clienti».


Infine la manifestazione si pone anche l’obiettivo di «sensibilizzare l’opinione pubblica su tutte le forme di impoverimento alle quali saremo destinati».

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