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Oggi è il “World Animal Day”: il rifugio degli Asinelli di Sala lancia un appello

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Il 4 ottobre è il “World Animal Day”, la Giornata mondiale degli animali. Giunta ormai all’88esima edizione, si celebra in una data non casuale: è il giorno di San Francesco d’Assisi, patrono degli animali.

Si tratta di un giorno importante, che ha una precisa finalità: sensibilizzare l’opinione pubblica e ribadire ancora una volta quanto siano importanti gli animali nella nostra vita.

‘’Il Rifugio degli asinelli lavora da 10 anni per innalzare lo status di asini e muli al fine di migliorare il loro benessere’’ afferma la Deputy Country Manager Daniela Marzari. ‘’Per questo riteniamo sia importante celebrare questa giornata lanciando una raccolta fondi a sostegno del benessere dei nostri asini bolsi, affetti da una forma d’asma cronica senza cura, conseguenza spesso delle terribili condizioni in cui hanno vissuto.’’

Il Rifugio ha lanciato il suo appello sulla sua pagina Facebook dove è possibile fare una donazione nella giornata di oggi.

World Animal Day è una ricorrenza che rappresenta un’occasione ufficiale per richiamare l’attenzione sulla necessità di educare le persone al rispetto della natura e delle altre creature viventi, troppo spesso vittime di violenze e dell’egoismo dell’uomo. Attraverso una maggiore consapevolezza ed educazione possiamo creare un mondo in cui gli animali sono sempre riconosciuti come esseri senzienti e il pieno rispetto è sempre pagato per il loro benessere.

Chi sono gli asini bolsi de Il Rifugio degli Asinelli

Tra i 118 ospiti del Rifugio degli Asinelli, dieci fanno parte di un gruppo con bisogni speciali: sono gli asinelli bolsi, affetti da enfisema polmonare cronico (tra i sintomi ci sono il respiro alterato e difficoltoso, le narici dilatate, la tosse frequente).  Gli allergeni contenuti nella paglia e nel fieno sono tra le cause principali delle crisi: per evitarle è fondamentale una gestione attenta e dedicata.

Un aspetto su cui va fatta particolare attenzione è il cibo. Il fieno, alla base dell’alimentazione degli altri asini, può causare problemi, perché è facile la presenza di polvere o di residui di terra, soprattutto se è stato raccolto a bordo bosco o di fianco a terreni polverosi.

Per ovviare al problema, inseriamo il fieno all’interno di una rete e lo immergiamo nell’acqua; dopo averlo messo a sgocciolare e aver fatto un ulteriore controllo, diamo quindi il fieno bagnato agli asinelli. È un lavoro che richiede tempo e che, soprattutto nei mesi freddi, è particolarmente problematico. Un’alternativa è l’Alpen Heu, fieno tedesco selezionatissimo: l’erba è raccolta quando è ancora verde ed è essiccata sinteticamente. Ne occorre una dose minore del fieno comune, perché è molto più ricco di nutrienti.

Un altro aspetto che richiede una gestione speciale è la lettiera, ossia il fondo delle stalle, che gli asinelli usano anche come letto. Normalmente viene utilizzata  la paglia: nel caso degli asinelli bolsi questo non è possibile, perché produce polvere. Dobbiamo perciò fare uso di una lettiera depolverata (altre alternative possibili sono truciolo, fogli di giornale, gomma), che va pulita ogni giorno con molta attenzione. La stessa pulizia speciale va dedicata all’acqua: vanno evitati in ogni modo depositi e residui e gli abbeveratoi devono essere controllati con attenzione ogni giorno.

Con una donazione di 18 euro si può; garantire loro un sacco di fieno adatto alle loro esigenze e con 24 euro il truciolo come letto di cui hanno bisogno per riposare.

Nonostante tutti questi accorgimenti, è possibile che gli asinelli abbiano periodi di riacutizzazione dei problemi: nelle fasi acute è necessario procedere alle terapie indicate dal veterinario come broncodilatatori che camuffiamo all’interno dei panini alla marmellata – un piccolo trucco sempre efficace per somministrare le medicine agli asinelli e, nei casi di febbre, gli antibiotici.

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