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Oggi e domani siamo in gialla rafforzata: regole, cosa cambia

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Arriva la ‘zona gialla rafforzata‘ il 7 e 8 gennaio, poi torna la zona arancione nel weekend del 9 e 10 gennaio -con limitazioni per cosa si può fare- come prevede il nuovo decreto Covid. Giovedì e venerdì, dopo la stretta del periodo di Natale, l’Italia entra nella nuova fascia con regole parzialmente meno rigide -per spostamenti, bar, ristoranti e centri commerciali- secondo le misure previste dal decreto appena varato dal governo, firmato dal presidente Mattarella e valido fino al 15 gennaio. Oltre al coprifuoco tra le 22 e le 5, per tutto il periodo coperto dal provvedimento saranno vietati gli spostamenti tra regioni o province autonome diverse, tranne che per “comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute” documentabili con l’autocertificazione. È ammesso il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. No, invece, agli spostamenti verso le seconde case che si trovano in un’altra regione o provincia autonoma. I bar e i ristoranti potranno essere aperti fino alle 18, poi saranno consentiti l’asporto e la consegna a domicilio. Riapertura anche per i negozi e i centri commerciali.

Il quadro cambia nel weekend del 9 e 10 gennaio. Il nuovo decreto prevede l’introduzione di una zona arancione, con restrizioni per bar e ristoranti. Spicca il divieto di lasciare il proprio comune. “Saranno comunque consentiti, negli stessi giorni, gli spostamenti dai Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia”, prevede il decreto.

La giornata di venerdì 8 gennaio può diventare fondamentale visto l’arrivo dei dati del monitoraggio dell’Iss. L’annunciato inasprimento dei parametri legati alla definizione di zona rossa e zona arancione in base all’indice Rt può produrre lo spostamento di alcune regioni in una fascia con restrizioni maggiori rispetto alla ‘zona gialla rafforzata’, che dovrebbe tornare in vigore l’11 gennaio. Lunedì prossimo è prevista la riapertura delle scuole superiori con la presenza del 50 % degli studenti. Diverse regioni hanno già annunciato l’intenzione di rinviare il rientro in aula. Veneto, Friuli e Marche si affidano alla didattica a distanza fino alla fine del mese. La Campania scagliona il rientro. Puglia, Molise e Piemonte non ripartiranno l’11.

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