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Nuovo ospedale, chiamiamolo Fontanone…

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Proprio vero che il tempo è il miglior suggeritore, che il tempo trova le risposte a quesiti che dividono le menti umane spesso distratte e superficiali.

Abbiamo passato settimane a dividerci sul nome da dare al nuovo ospedale con rubriche, sondaggi on line, rievocazioni di vite passate di grandi Biellesi. Tutto sembrava aver avuto termine con la volontà della regione di lasciare il vecchio nome al nosocomio quando… quando Biella stessa, la sua terra, le profondità  delle sue viscere e della sua anima geografica, hanno suggerito il nome già conosciuto agli anziani e forse al plotone di ingegneri politici e geologi che hanno individuato l’area per la costruzione del nuovo ospedale.

Come nella  più dolce delle favole, il cielo ha suggerito il nome, non con un soffio di vento scivolato tra i corridoi di laddove tutto si decide, ma con una settimana di pioggia che ha allagato i parcheggi e l’entrata del pronto soccorso ricordando a tutti che quell’area da sempre si chiama “ Il Fontanone” per via della sua tendenza ad allagarsi quando le piogge sono abbondanti e portano alla tracimazione delle falde acquifere sotterranee.

Qualcosa di speciale lega i due ospedali. Il primo voluto in tutta la sua grandezza da un regime che prima bonificava le paludi e poi costruiva città. Il secondo che prima costruisce l’ospedale e dopo scopre che sotto c’era una palude.

Corsi e ricorsi storici si direbbe. Potremmo cercare di vedere in tutto questo un segno positivo affidandoci ai proverbi e modificandoli: ospedale allagato, ospedale fortunato.

Potremmo scherzarci su pensando che è grazie alla fertilità di quel terreno che costi e tempi di realizzazione  sono cresciuti in abbondanza.

Per ora accontentiamoci di suggerire un nuovo nome per l’ospedale: il Fontanone…

Alberto Scicolone

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