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Non sappiamo guardare al di là del nostro naso…

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Non sappiamo guardare al di là del nostro naso…

La rubrica “Il dardo” di Guido Dellarovere.

Ci si concentra sempre sulle cose più vicine alla nostra valutazione, ma non ci guarda troppo più in là del nostro naso. Non ne possiamo niente, perché è la nostra natura, la nostra caratteristica umana.
E così noi Biellesi non siamo da meno, confermiamo ampiamente il cliché: riversiamo tutti i peggior commenti possibili sulle asfaltature, sul traffico intasato, su quei 15 minuti in più che due volte all’anno ci mettiamo per andare o tornare dal lavoro (perché nel resto dell’anno a Biella è difficile trovare un vero e proprio ingorgo e non ci accorgiamo che altre cose, un po’ più di sistema, sfuggono di mano. E’ certamente vero che pur nell’evidenza di creare dei disagi con gli asfalti è senza dubbio possibile arrivare più preparati, e mi riferisco al lunedì di inizio lavori tra via Serralunga e Chiavazza dove nel caos più generale non si è visto nemmeno un vigile urbano: non si possono solo fare le contravvenzioni, bisogna anche offrire qualche servizio “ogni tanto” e la mancanza di governance è un problema ormai ampiamente verificato dai cittadini tutti, di Biella e zone limitrofe.
Mentre nel Comune in sostanza si prendono cantonate, la Provincia pare che arriverà ad elezioni senza proroghe.
E questo significa che Ramella lascerà ad ottobre, il consiglio invece resterà sino a fine anno, ed intanto sarà eletto un presidente fra una manciata di sindaci.
E quest’ultima cosa, su tutte, non ha molto senso. Si percepisce meno, questo problema.
E’ più facile inveire sulle strade che ragionare su temi un po’ più alti. Spero che il buon senso prevalga, alla fine, ma intanto prendo atto che il riordino immaginato da Delrio si è dimostrato il peggiore possibile e continua a confermarlo.
E senza qualcuno che porrà i giusti rimedi, si arriverà alla solita ridicola gestione della cosa pubblica.

Guido Dellarovere

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