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Non gli danno l’elemosina e lui per ritorsione distrugge il citofono

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Chiedeva l’elemosina di casa in casa e, quando ha ricevuto un no, ha distrutto il citofono: è successo in località Pianceri, a Pray. La segnalazione è stata fatta ai carabinieri, ma la questione è stata discussa anche su Facebook nel gruppo “Sei di Pray se…”. Soprattutto nelle frazioni più persone hanno infatti sottolineato di aver visto girare spesso giovani mendicanti stranieri che si attaccano al citofono pur di farsi dare qualche euro.

Chiedeva l’elemosina di casa in casa e, quando ha ricevuto un no, ha distrutto il citofono: è successo in località Pianceri, a Pray. La segnalazione è stata fatta ai carabinieri, ma la questione è stata discussa anche su Facebook nel gruppo “Sei di Pray se…”. Soprattutto nelle frazioni più persone hanno infatti sottolineato di aver visto girare spesso giovani mendicanti stranieri che si attaccano al citofono pur di farsi dare qualche euro.

C’è chi ritiene che si tratta di qualche profugo della casa di Granero, ma non è così. Si tratta comunque di stranieri per lo più giovani che girano per le case in cerca di qualche soldo. C’è chi apre la porta e lascia un’offerta, chi invece decide di tagliare corto. Ma in zona non si era mia verificato che si arrivasse a danneggiare una proprietà.

Il caso limite però è capitato alla famiglia di Alberto Galli. «Non ero in casa – racconta Galli – in quel momento. Probabilmente mia mamma non ha neppure sentito il citofono, l’altra coppia residente nella casa ha risposto e ha detto, come spesso si fa in questi casi, che non aveva soldi da dare. La conseguenza è stata che il giovane che era al citofono l’ha divelto». Subito è partita la segnalazione ai carabinieri, ma si è anche cercato di rintracciare il responsabile che si era già allontanato in tutta fretta. «Abbiamo provato anche a cercare questa persona – riprende Galli -, ma si era già allontanato».

Come detto il caso è approdato anche su Facebook e il dito è stato puntato sui profughi. Anche a Pray e nei paesi della Valsessera spesso si vedono richiedenti asilo che chiedono l’elemosina, per lo più si tratta di persone che arrivano da fuori. E a chi chiede chi deve pagare i danni, il sindaco Gian Matteo Passuello ha replicato: «Il primo responsabile che deve pagare è chi ha fatto il danno, oltre ad essere denunciato dalle forze dell’ordine. Le telecamere del Comune sono a disposizione delle forze dell’ordine per individuare i responsabili. Personalmente ho segnalato il fatto ai carabinieri. Questi gesti non sono tollerabili». Le indagini sono quindi in corso per cercare di capire se è possibile risalire a chi ha fatto il danno.

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