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Museo del territorio, quasi 15mila visitatori
Poco meno di 15mila utenti in un anno, ma con una crescita esponenziale negli ultimi tre mesi, e un calo netto dell’età media di chi ha varcato la soglia del Chiostro di San Sebastiano: sono positivi – e in crescita rispetto al 2015 – i dati del Museo del Territorio. Il bilancio dell’anno appena concluso parla di 14.947 visitatori dal 1 gennaio al 31 dicembre 2016, contro i 14.136 dei dodici mesi precedenti. Analizzando più nel dettaglio i numeri, si scopre che sono in leggero aumento gli studenti che hanno partecipato alle attività didattiche organizzate per le scuole di ogni ordine e grado: 6.295 (pari a 309 classi) contro i 6.122 del 2015. È salito anche il numero dei visitatori che hanno ammirato le collezioni permanenti e le mostre temporanee, approfittando anche dell’entrata gratuita ogni prima domenica del mese: sono stati 8.652 contro gli 8.014 dell’anno precedente.
Nel 2016, a seguito dell’inaugurazione del nuovo allestimento, le mostre temporanee sono state inserite nel percorso espositivo delle collezioni permanenti per una precisa volontà di dialogo tra le opere in prestito da altri Musei e quelle presenti nell’allestimento. «Si è trattato di mostre pensate, progettate e organizzate con risorse interne al Museo che hanno permesso di valorizzare ulteriormente il patrimonio esistente» sottolinea l’assessore alla cultura Teresa Barresi. Un altro dato riguarda proprio le mostre temporanee: gli ultimi tre mesi dell’anno hanno fatto registrare 3.125 visitatori, in concomitanza con i tre eventi: “La pittura divisa: da Pellizza da Volpedo a Carrà”, “Neb ankh – L’Egitto funerario di Ernesto Schiaparelli” e “Archeologia di Guerra. «Sommati alle circa 5mila persone salite al Piazzo per la mostra di Dario Fo e per le fotografie di Wildlife» aggiunge Teresa Barresi «arriviamo a oltre 8mila tra biellesi e non biellesi che sono stati in città per fruire di uno degli eventi culturali che abbiamo proposto. È un risultato di cui non si può che essere soddisfatti».
L’inaugurazione della nuova sezione storico-artistica ha permesso di rivedere e completare il percorso di visita del patrimonio museale, rivedendo anche la distribuzione degli spazi interni e consentendo l’esposizione di opere finora rimaste inesposte. Tale allestimento ha creato anche uno spazio dinamico che permette una valorizzazione ciclica delle collezioni presenti in Museo. «Durante il riallestimento» ricorda l’assessore «alcune sale sono rimaste, necessariamente, chiuse al pubblico, il che fa acquistare ancora più valore al dato complessivo dei visitatori. Vorrei sottolineare, inoltre, altri aspetti come la conferma dei dati sull’attività didattica scolastica e il maggior coinvolgimento delle scuole superiori, che hanno risposto positivamente all’invito da parte del Museo a partecipare ai nuovi progetti a loro dedicati». Questo ha permesso di valorizzare e far conoscere il Chiostro di San Sebastiano, anche attraverso l’organizzazione di iniziative culturali negli spazi esterni.
I dati emersi dalla compilazione dei questionari di gradimento degli utenti, che hanno manifestato in maniera considerevole sorpresa e apprezzamento per la scoperta delle collezioni del Museo, hanno anche permesso di evidenziare l’aumento della frequentazione da parte della fascia giovanile 11-30 che è salita al 29% rispetto al 2% dell’anno precedente, anche a seguito delle politiche intraprese dall’amministrazione comunale volte a favorire proprio questa fascia di pubblico. «Tra le richieste percepite dai questionari dell’anno scorso» aggiunge Teresa Barresi «c’era quella di pubblicizzare maggiormente il nostro gioiello culturale. Di conseguenze a partire dal mese di giugno si sono intraprese attività di comunicazione specifiche con l’obiettivo di coinvolgere tutti i target di pubblico, attraverso campagne affissionali e social, con un’attenzione particolare ai visitatori che provengono da fuori provincia».
Poco meno di 15mila utenti in un anno, ma con una crescita esponenziale negli ultimi tre mesi, e un calo netto dell’età media di chi ha varcato la soglia del Chiostro di San Sebastiano: sono positivi – e in crescita rispetto al 2015 – i dati del Museo del Territorio. Il bilancio dell’anno appena concluso parla di 14.947 visitatori dal 1 gennaio al 31 dicembre 2016, contro i 14.136 dei dodici mesi precedenti. Analizzando più nel dettaglio i numeri, si scopre che sono in leggero aumento gli studenti che hanno partecipato alle attività didattiche organizzate per le scuole di ogni ordine e grado: 6.295 (pari a 309 classi) contro i 6.122 del 2015. È salito anche il numero dei visitatori che hanno ammirato le collezioni permanenti e le mostre temporanee, approfittando anche dell’entrata gratuita ogni prima domenica del mese: sono stati 8.652 contro gli 8.014 dell’anno precedente.
Nel 2016, a seguito dell’inaugurazione del nuovo allestimento, le mostre temporanee sono state inserite nel percorso espositivo delle collezioni permanenti per una precisa volontà di dialogo tra le opere in prestito da altri Musei e quelle presenti nell’allestimento. «Si è trattato di mostre pensate, progettate e organizzate con risorse interne al Museo che hanno permesso di valorizzare ulteriormente il patrimonio esistente» sottolinea l’assessore alla cultura Teresa Barresi. Un altro dato riguarda proprio le mostre temporanee: gli ultimi tre mesi dell’anno hanno fatto registrare 3.125 visitatori, in concomitanza con i tre eventi: “La pittura divisa: da Pellizza da Volpedo a Carrà”, “Neb ankh – L’Egitto funerario di Ernesto Schiaparelli” e “Archeologia di Guerra. «Sommati alle circa 5mila persone salite al Piazzo per la mostra di Dario Fo e per le fotografie di Wildlife» aggiunge Teresa Barresi «arriviamo a oltre 8mila tra biellesi e non biellesi che sono stati in città per fruire di uno degli eventi culturali che abbiamo proposto. È un risultato di cui non si può che essere soddisfatti».
L’inaugurazione della nuova sezione storico-artistica ha permesso di rivedere e completare il percorso di visita del patrimonio museale, rivedendo anche la distribuzione degli spazi interni e consentendo l’esposizione di opere finora rimaste inesposte. Tale allestimento ha creato anche uno spazio dinamico che permette una valorizzazione ciclica delle collezioni presenti in Museo. «Durante il riallestimento» ricorda l’assessore «alcune sale sono rimaste, necessariamente, chiuse al pubblico, il che fa acquistare ancora più valore al dato complessivo dei visitatori. Vorrei sottolineare, inoltre, altri aspetti come la conferma dei dati sull’attività didattica scolastica e il maggior coinvolgimento delle scuole superiori, che hanno risposto positivamente all’invito da parte del Museo a partecipare ai nuovi progetti a loro dedicati». Questo ha permesso di valorizzare e far conoscere il Chiostro di San Sebastiano, anche attraverso l’organizzazione di iniziative culturali negli spazi esterni.
I dati emersi dalla compilazione dei questionari di gradimento degli utenti, che hanno manifestato in maniera considerevole sorpresa e apprezzamento per la scoperta delle collezioni del Museo, hanno anche permesso di evidenziare l’aumento della frequentazione da parte della fascia giovanile 11-30 che è salita al 29% rispetto al 2% dell’anno precedente, anche a seguito delle politiche intraprese dall’amministrazione comunale volte a favorire proprio questa fascia di pubblico. «Tra le richieste percepite dai questionari dell’anno scorso» aggiunge Teresa Barresi «c’era quella di pubblicizzare maggiormente il nostro gioiello culturale. Di conseguenze a partire dal mese di giugno si sono intraprese attività di comunicazione specifiche con l’obiettivo di coinvolgere tutti i target di pubblico, attraverso campagne affissionali e social, con un’attenzione particolare ai visitatori che provengono da fuori provincia».
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