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Maghi e stregoni

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Lo scorso fine settimana Biella è stata protagonista di un evento straordinario: per 3giorni3 la nostra città è divenuta, secondo i giornali, la “CAPITALE DELLA MAGIA” grazie all’arrivo di 5maghi5 che alle biellesi folle plaudenti accorse al teatro Sociale hanno disvelato l’unico futuro in cui possiamo ancora sperare, fatto di illusionismo, prestidigitazione, negromanzia, incantamento, stregoneria, ipnosi.

Lo scorso fine settimana Biella è stata protagonista di un evento straordinario: per 3giorni3 la nostra città è divenuta, secondo i giornali, la “CAPITALE DELLA MAGIA” grazie all’arrivo di 5maghi5 che alle biellesi folle plaudenti accorse al teatro Sociale hanno disvelato l’unico futuro in cui possiamo ancora sperare, fatto di illusionismo, prestidigitazione, negromanzia, incantamento, stregoneria, ipnosi. Ci eravamo appena liberati di Gasparre, Melchiorre e Balsassarre, zoroastriani da presepio, ed ecco annunciarsi Alexander, Paviato, Petrosillo, Shezan e Carillon senz’oroargentoemirra ma con suv pieni di taumaturgiche chimere illusionistiche.
Volevo lanciare qualche satira, soprattutto su quel “Biella capitale della magia” che mi ricordava tanto il “Biella capitale mondiale della lana” con cui i giornali, un anno e mezzo fa, avevano definito il raduno in città di qualche decina di allevatori di pecore neozelandesi.  In quell’occasione l’aver ironizzato mi era costato minacce di deportazione in luoghi di lavoro tessile forzato e malsano, e l’invito a dimettermi dalle mie insignificanti e ininfluenti cariche pubbliche per favorire un rapido oblio di me e delle mie colpe gazzettiere.  Meglio soprassedere, anche perché i maghi avrebbero potuto con un simsalabim farmi fare la fine della donna tagliata a metà senza ricomposizione, e con un biellacadabra farmi sparire per sempre.  Meglio tacere, dunque.  Senonchè il giorno dopo la conclusione della magica tre giorni, gli stessi giornali hanno annunciato che 5istituzioni5 biellesi avevano trovato la magica chiave per attirare a Biella legioni di frequentatori della milanese Expo 2015: il “Cashmere Express” vocato al trasporto di millanta danarosi stranieri nella Shangri-La della morbidezza caprina, della mutazione del pelo in impalpabile, soffice e lussuosa seconda epidermide.  Biella e il Biellese, appunto, in cui allignano e prosperano le cattedrali della magnificenza e della sontuosità pelosa, una specie di “Capitale mondiale del vello sfarzoso” (n’ata vota) in grado di azzerare il potere attrattivo del milanese quadrilatero della moda (via Montenapoleone, via Manzoni, via della Spiga, corso Venezia) dove ogni tipo di pelo di lusso, anche quello biellese, abbonda, trascinando in torpedone chi è già lì in qualche nostrano spaccio aziendale di qualche via delle FiChe gli onesti maghi e illusionisti del teatro Sociale siano serviti a preparare il terreno ai  locali apprendisti stregoni?  
giulianoramella@tiscali.it

Giuliano Ramella


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